Goldman Sachs, la ex stella di Wall Street in difficoltà: tornerà una banca d’affari “pura”?

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 14:17 OLTRE 6 MESI FA

L’utile di Goldman Sachs ha fatto registrare, nel secondo trimestre del 2010, un calo dell’82% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Brutti segnali per la banca considerata la stella di Wall Street, quella di maggior successo. La banca americana sta scontando il patteggiamento con la Sec per 550 milioni di dollari, pur di liberarsi dalla pesante accusa di aver ingannato i propri clienti.

Non solo, la banca, ha anche ulteriormente ridotto il proprio utile di 660 milioni a causa delle misure imposte  sui super bonus ai manager. Tutto questo non ha impedito a GS di destinare 9,3 miliardi di dollari per remunerare i dipendenti, ossia il 43% dei ricavi. Ora la banca ha appena presentato il peggior risultato dalla fine del 2008, cioè dai tempi del crac Lehman.

Il brutto risultato di Goldman Sachs ha dato un cattivo segnale alle borse mondiali che ieri hanno arrancato tutto il giorno, chiudendo con lievi perdite, soprattutto quelle europee.

I problemi non finiscono qui, perchè è in discussione il ruolo del numero 1 di GS, Lloyd Blankfein. Da quando è alla guida della banca, nel 2006, Goldamn Sachs  ottiene sempre più ricavi dall’attività di trading, con una notevole riduzione della sua tradizionale attività di banca d’affari.

Ma la riforma finanziaria appena varata dall’amministrazione Obama riduce notevolmente le attività di rischio con capitale proprio e tutte le attività di business che possano entrare in conflitto di interesse dei clienti.

Insomma, con queste regole GS dipende sempre di più da un’attività che dovrà invece ridurre: ora dovrà decidere se tornare a essere una pura banca d’affari, o ridiscutere il ruolo Blankfein.