Ancora una volta, a Wall Street non si parla altro che dei bonus di Goldman Sachs. Ma, per questa volta, il motivo è quanto questi sono moderati; e, c’è da crederlo, l’occasione non si riprodurrà facilmente. In realtà esattamente di ristrettezza non si può parlare, visto che il bonus di cui tutti parlano ammonta ad una cifra comunque non trascurabile: 9 milioni di euro.
Nelle ultime settimane erano sorte molte speculazioni riguardo il compenso che sarebbe spettato a Lloyd C. Blankfein, il cinquantacinquenne direttore generale di Goldman Sachs, forse la banca più potente del mondo. La dirigenza dell’istituto di investimenti aveva ritardato di qualche settimane l’annuncio dei compensi. Molti avevano pensato che si cercasse il momento adatto per rivelare compensi esorbitanti senza scandalizzare l’opinione pubblica.
Invece è arrivata la sorpresa. Venerdì scorso, Goldman Sachs ha svelato che Blankfein riceverà un bonus annuale di 9 milioni dollari. Questa somma, sebbene per tutti i comuni mortali appaia una sconveniente enormità, è senza dubbio, relativamente al contesto, moderata. Blankfein riceverà meno soldi di quanto si porteranno a casa altri dirigenti e trader nella banca, gerarchicamente suoi sottoposti. Inoltre il dato più impressionante riguarda il confronto con i precedenti bonus del direttore generale. Nel 2007, 68 milioni di dollari erano stati elargiti a Blankfein. I 9 milioni di questi giorni sono dunque poca cosa, considerato il fatto che il 2009 per la Goldman Sachs è stato un anno record dal punto di vista dei profitti.
La decisione della somma è dipesa da elementi eterogenei. La banca stessa in una nota ha parlato di una «pressione» esterna che avrebbe portato alla decisione.
Negli ultimi tempi su Blankfein si era concentrata l’indignazione per i compensi esorbitanti di Wall Street. Nonostante i tentativi della dirigenza della banca di gettare acqua sul fuoco, annunciando compensi più contenuti e nuove regole, le critiche non sono mai veramente cessate.
La decisione di bonus più ristretti deve essere considerata come il tentativo da parte di Goldman di migliorare una immagine pubblica resa opaca dai commenti di politici e giornalisti indignati. L’istituto è stato particolarmente criticato per aver approfittato in maniera considerevole degli aiuti pubblici dello stato. Il 2009 è stato l’anno in cui la banca ha accumulato il maggior numero di utili e, nel contempo, in cui è stata pesantemente sostenuta dall’amministrazione Obama, grazie tra l’altro ad uno sforzo economico delle casse pubbliche.
Lo stesso Blankfein si era recentemente ritrovato sulle pagine dei giornali a causa di una sua dichiarazione infelice. In novembre aveva detto al Sunday Times che le banche perseguono uno scopo sociale e che stanno facendo un « lavoro di Dio».