Google, Apple e Microsoft: ecco come pagano meno tasse

Pubblicato il 30 Gennaio 2012 - 15:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Google, Apple e Microsoft hanno trovato un modo per pagare meno tasse fuori dagli Usa. La Sec, authority americana della Borsa, ha obbligato i colossi dell’hi-tech americani a dichiarare i benefici fiscali di cui godono negli Stati uniti e nei paesi esteri. Si scopre allora, come fa notare il Corriere, che Google nell’ultimo anno ha risparmiato circa 7,6 miliardi di dollari, cioè pagando solo il 3 per cento delle tasse sui benefici fiscali fuori dagli Usa, Apple il 2,5 per cento e Microsoft l’8 per cento, secondo la stima della Sec.

Le grandi società della Silicon Valley trasferiscono all’estero le fatturazioni in paesi con bassa imposizione fiscale come Singapore, Irlanda e Porto Rico, per poi destinare i proventi in paradisi fiscali e non farli gravare sul profitto. Nel caso di Google, spiega il Corriere, i diritti vengono ricevuti da una società alle Bermuda  a cui dall’Irlanda giungono milioni di dollari attraverso una società olandese.

Il colosso di Montain View ha detto alla Sec di averlo fatto per i piccoli azionisti: “Abbiamo un obbligo nei loro confronti. Quello di tenere una struttura fiscale efficiente”. Una politica fiscale che negli Stati Uniti non tutti apprezzano, perché i soldi che sfuggono dalle tasse statali sembrano non essere comunque investiti negli Usa.