Si riprendono l’Ici con gli interessi: ecco le nuove tasse provinciali e regionali

Pubblicato il 17 Marzo 2011 - 15:17 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Calderoli

ROMA – Si riprendono l’Ici con gli interessi. Il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha infatti presentato la bozza per il fisco regionale. Il progetto prevede che ci sia un’addizionale Irpef fissa dello 0,9% e una variabile. Cosa vuol dire? Che, già dal 2011, l’addizionale è sbloccata, cioè da subito e fino al 2013 può passare all’1,4% 2 nel 2014 e 3% nel 2015.

E sono tutte percentuali da calcolare sul reddito di ciascuno e quindi è facile il calcolo la cui risultante, dolorosa, è che il governo si riprende con uno stratagemma silenzionso quello che ha suon di fanfara ha più volte sbandierato come grande successo, la cancellazione dell’Ici.

Alla bozza ha collaborato anche l’opposizione, nello specifico il Pd. Ottenendo, si fa per dire, che non si potrà andare oltre l’1,4% per i primi due scaglioni di reddito.  Chi guadagna, o dichiara di guadagnare,  meno di 28.000 euro non potrà insomma pagare più dell’1,4%.

Il recupero di quanto perso con l’Ici non si ferma con l’Irpef. C’è l’Irap, la tassa sulle imprese, In teoria dal 2013 potrebbe essere azzerata ma non nelle regioni che hanno portato Irpef oltre 1,4%. In pratica non sarà azzerata in nessuna regione.

E veniamo alle province. Dal 2012 prenderanno il 12,5% della Rc auto e potranno aumentarla di un ulteriore 3,5%.  In passato il margine provinciale era del 2,5%. Un 1% in più. E di questi tempi di caccia alle risorse non è esattamente una bazzecola.