Grecia, altro allarme a tempo. Samaras: “Soldi fino a novembre, poi casse vuote”

Pubblicato il 5 Ottobre 2012 - 11:44 OLTRE 6 MESI FA

ATENE – Ci risiamo. “La Grecia ha fondi a disposizione per arrivare fino a fine novembre. Poi le casse sono vuote”. Il primo ministro greco, Antonis Samaras, lancia ancora una volta l’allarme in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt. Se il mio governo fallisce “ci attende il caos”, aggiunge. “Le persone sanno che questo governo è l’ultima chance per la Grecia”, avverte Samaras, che personalmente ha detto di combattere “la battaglia della mia vita”. L’azione del governo è arrivata “al limite di quello che possiamo pretendere dalla nostra popolazione”.

Per Samaras la società “nel suo insieme è minacciata dai populisti dell’estrema sinistra e da qualcosa che non si era mai visto prima nel nostro Paese: la crescita di un partito dell’estrema destra, si potrebbe dire fascista, neonazista”. Alba dorata, questo il nome della formazione citata da Samaras, nei sondaggi “è già la terza forza politica in Grecia, tendenzialmente in crescita”, ha ricordato il premier ellenico.

Proprio venerdì mattina ad Atene si svolge un incontro fra il ministro delle Finanze Yannis Stournaras e i rappresentanti della troika – i tedeschi Matthias Mors (Ue), Klaus Masuch (Bce) e il danese Poul Thomsen (Fmi) – per provare ancora una volta a chiudere il pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013-2014 prima della riunione dell’Eurogruppo in calendario per lunedì prossimo.

Entrambe le parti vogliono raggiungere prima possibile un’intesa ma rimane il problema dei 2,5 miliardi di euro che ancora le separano, oltre a quello della recessione per il 2013.

Eventuali nuovi tagli rischiano di mettere a dura prova i nervi già tesi della popolazione . Sempre nell’intervista a Handelsblatt, Samaras ha sottolineato che la situazione della Grecia è paragonabile a quella della Repubblica di Weimar: “La democrazia greca si trova probabilmente di fronte alla sua sfida più grande”.