Grecia: euro sull’altalena, spread risale, ma niente panico vendite

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Luglio 2015 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA
Grecia: euro sull'altalena, spread risale, ma niente panico vendite

Grecia: euro sull’altalena, spread risale, ma niente panico vendite

ROMA – Le Borse dell’Asia-Pacifico viaggiano in territorio negativo ed evitano tuttavia scenari da “panic selling”: la bocciatura emersa dal referendum in Grecia sulle misure di austerità richieste in cambio di altre risorse per il salvataggio alimentano scenari imprevedibili, appesantendo da subito l’euro sulle principali valute che ha poi cominciato a recuperare terreno.

Aumento dello spread tra Btp e Bund dopo l’esito del referendum in Grecia ma tutto sommato contenuto al momento rispetto alle stime più negative dopo la vittoria del ‘No’. Il differenziale si posiziona a 165 punti dai 145 della vigilia con un rendimento al 2,36%. Lo spread Btp-Bonos si allarga a 161,5 con un tasso al 2,32%.

Soffrono i bancari. Sono quelli delle banche i titoli più venduti oggi a Piazza Affari ma anche in Europa. Sul listino milanese soffrono Mps (-5,35%), Banco Popolare (-3,77%), Ubi Banca (-3,5%), Unicredit (-3,14%) e Intesa Sanpaolo (-2,4%). Pesante anche Bpm (-3,06%) e Mediobanca (-2,91%). Non vengono risparmiate le tedesche con Deutsche Bank in ribasso del 2,2%, o quelle francesi con SocGen in calo del 2,2% e Bnp del 2,17%.

Borse mondiali. Con l’ipotesi di possibile uscita di Atene dall’Eurozona, i future sugli indici azionari Usa hanno ceduto ad esito ormai acquisito l’1,4%, mentre la Borsa di Tokyo, prima in Asia tra le grandi piazze finanziarie ad aprire, ha avuto una brusca frenata dell’1,65% migliorata di pochi decimi di punto a metà seduta a -1,5% (le 12 locali, le 5 del mattino in Italia), in un contesto di estrema volatilità.

Reazioni negative, in alcuni casi con parziali recuperi, a Sydney (-1,2%), a Seul (-0,94%), Taiwan (-0,45%), Singapore (-0,68%), Malaysia (-1,30%) e Hong Kong (-0,93%). Discorso a parte per Shanghai, dove il Composite ha segnato un rimbalzo di quasi il 6%, dopo il 30% bruciato in 3 settimane: la Banca centrale cinese avrebbe indirettamente dato aiuto alla Securities Association of China, che riunisce i 21 principali broker del Paese, con risorse al servizio della concessione di prestiti a società di intermediazione che, a loro volta, avrebbero fatto prestiti agli investitori per acquistare azioni.

Euro. In attesa degli sviluppi in Europa, con l’incontro a Parigi tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, e le mosse che la Bce potrà adottare per assicurare la liquidità sui mercati, l’euro ha ridotto le perdite iniziali sul dollaro e sulla piazza valutaria nipponica si è portato a 1,1047 (-0,60%).    La moneta unica ha recuperato anche sullo yen (-0,72%, a 135,45), sulla sterlina (-0,58%, a 0,7097) e sul franco svizzero (-0,21%, a 1,0421). Il biglietto verde, infine, è scambiato a a 122,61 yen, limando la flessione allo 0,16%.