Grecia fuori da euro, Germania non esclude. Ue invece: “No default”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Marzo 2015 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA
Grecia fuori da euro, Germania non esclude. Ue invece: "No default"

Wolfgang Schaeuble

ROMA – Grecia fuori dall’euro, per “incidente” e non per volontà: Berlino comincia pubblicamente a fare i conti con questa possibilità. Bruxelles, cioè l’Unione Europea, dopo l’ennesimo round di trattative e scambi di messaggi con Atene, fa sapere che la soluzione positiva di questa fase della crisi è “questione di settimane”. Quindi da Bruxelles iniezione di moderato ottimismo che esclude il default. Berlino, cioè il maggior azionista politico ed economico della Ue però non si fida del governo Tsipras, di un primo ministro che dichiara “insostenibile” il debito greco, che torna a chiederne la “ristrutturazione”, cioè il taglio, cioè il non pagarlo quel debito dopo essersi accordato che di ristrutturazione non se ne parlava più, di ministri che cercano la rissa tirando in ballo i debiti di guerra e minacciando di inondare l’Europa di extracomunitari muniti di documenti greci..

Ci si mette anche la protesta ufficiale dell’ambasciata greca a Berlino per le parole del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che aveva definito “stupidamente ingenuo” l’omologo greco Yanis Varoufakis. Il tedesco ha poi cercato di chiarire che intendeva parlare di comunicazione ingenua, ha attenuato la forma, non la sostanza. Infatti pensa e diche che i greci potrebbero scivolare, ruzzolare fuori dall’euro per “incidente”, parla di “grexident” alla radio austriaca Orf. “Dal momento che la responsabilità di decidere è solo della Grecia, e non sappiamo cosa pensa di fare chi è al governo, non possiamo escluderlo”.

Parole che si aggiungono a quelle pronunciate solo ieri, 12 marzo, dall’ex cancelliere socialdemocratico Helmut Schmidt: “L’uscita della Grecia dall’euro non costerebbe un centesimo ai contribuenti tedeschi“. Quindi, nulla di drammatico.

La linea tedesca, però, cozza con quella dell’Unione Europea. Alle parole di Schaeuble risponde a stretto giro il presidente della Commissione Jean Claude Juncker: “Siamo ormai giunti ai momenti decisivi. La Commissione non è l’attore protagonista di questa fase, ma faremo di tutto per collaborare. Quello che escludiamo è il default. Ritengo possibile una soluzione nelle prossime settimane”.

Toni concilianti anche dal presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz: “Vanno superati i malintesi e le incomprensioni per affrontare i problemi a breve e a lungo termine della Grecia”, ha detto dopo aver incontrato il leader greco Alexis Tsipras, che ha ribadito che il suo Paese “ha già iniziato a rispettare i propri impegni contenuti nell’accordo raggiunto all’Eurogruppo del 20 febbraio”. 

E questo si è tradotto con la notizia, diffusa dal ministero delle Finanze di Atene, che la Banca centrale greca ripagherà una tranche da 348 milioni del prestito ricevuto dal Fondo monetario internazionale. Le prossime tranche del prestito del Fmi sono 558 milioni il 16 marzo e 335 milioni il 20.