ROMA – Grecia fuori da euro non peserebbe su banche Ue. S&P’s: esposizione dimezzata. Un’eventuale uscita della Grecia dall’euro “non avrebbe probabilmente un impatto significativo sul rating delle banche al di fuori del Paese ellenico”. Lo sostiene l’agenzia di rating Standard & Poor’s in una nota diffusa nella mattinata. Secondo l’Agenzia di rating, infatti, tra il 2011 ed il settembre del 2014 l’esposizione totale nel Paese si è dimezzata. Solo un paio di giorni fa il ministro dell’Economia greca Varoufakis aveva minacciato un referendum sull’euro in caso l’Europa non avesse accettato il piano di riforme per ottenere l’ultimo prestito (referendum poi ridimensionato alle sole misure da adottare per uscire dalla crisi).
In ogni caso, secondo l’analista Osman Sattar, esperto di banche dell’agenzia, infatti, gli istituti europei “hanno un’esposizione diretta limitata sulle banche e sul settore pubblico e privato greci”. Di fatto “hanno “significativamente ridotto la loro esposizione fin dalla ristrutturazione del debito nel 2012”. Sattar valuta in 46 miliardi di dollari (42,8 miliardi di euro) l’esposizione diretta della banche sulla Grecia al settembre 2014, con un’esposizione potenziale in derivati pari a circa 22,8 miliardi di dollari (21,21 miliardi di euro), poca cosa rispetto ai 138 miliardi di dollari (128,4) dell’inizio del 2011.