Grecia paga 305 milioni a Fmi, ma a fine mese. E rifiuta proposte dei creditori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Giugno 2015 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA
Grecia paga 305 milioni ad Fmi, ma a fine mese. Default scongiurato (per ora)

Alexis Tsipras e Jean-Claude Juncker (Foto Lapresse)

ATENE – Default greco scongiurato, almeno per adesso. Atene pagherà la tranche da 305 milioni di euro che deve al Fondo monetario internazionale, ma non venerdì 5 giugno, data della scadenza, bensì entro fine mese. Allo stesso tempo il ministro delle Finanze ha fatto sapere che Atene rifiuta le proposte dei creditori: “Quel programma aumenterebbe povertà e disoccupazione”, sostiene Yanis Varoufakis, che in serata ha sentito telefonicamente la cancelliera tedesca Angela Merkel.

La Grecia è pronta e vuole un accordo con l’Europa, ma ha bisogno di speranza, ha detto Varoufakis. Uno ‘Speech of Hope’, discorso della speranza, dovrebbe arrivare da Merkel e dovrebbe segnare una ”rottura con gli ultimi cinque anni di nuovi prestiti” che si sono andati ad aggiungere a un debito già insostenibile e condizionati a dosi di austerity punitiva.

La notizia del pagamento della tranche arriva all’indomani dell’incontro tra il premier greco Alexis Tsipras e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Si cerca di raggiungere anche un accordo tra Grecia e creditori internazionali per sbloccare 7,2 miliardi di euro di aiuti in cambio di riforme.

Venerdì è in programma un nuovo incontro tra Tsipras e Juncker, probabilmente alla presenza di altri creditori. La nuova scadenza per chiudere emersa nei colloqui sembra essere il 14 giugno. In caso di esito positivo, alla Grecia potrebbero arrivare anche 10,9 miliardi del fondo salva-Stati Efsf (European Financial Stability Facility).

Tsipras ha lanciato un messaggio a creditori e mercati per tranquillizzarli: “Non è il caso di preoccuparsi, ha detto, dato che abbiamo già pagato 7,5 miliardi e continueremo a farlo”.

Il Fondo Monetario internazionale ha confermato: “Le Autorità greche hanno informato il Fondo che intendono unire in un’unica soluzione i quattro pagamenti che la nazione deve al fondo a giugno”. Quei pagamenti, spiega in una nota il direttore comunicazione del fondo Gerry Rice, devono avvenire entro il prossimo 30 giugno. Come si legge nella nota arrivata da Washington, “in base a una decisione adottata dal board esecutivo alla fine degli anni ’70, i Paesi membri posso chiedere di unire i rimborsi vari dovuti in un certo mese. La decisione era pensata per affrontare la difficoltà amministrativa del fare multipli pagamenti in un breve periodo”.