Grecia, proteste contro la riforma della scuola. Una bomba incendiaria a Creta

Pubblicato il 24 Ottobre 2010 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

Un ordigno incendiario è esploso nelle prime ore di oggi, 24 ottobre, all’Università occupata di Rethymno, sull’isola di Creta, poche ore dopo una riunione nazionale dei rettori, cui ha partecipato ieri anche il ministro dell’istruzione Anna Diamantopoulou, sulla riforma dell’insegnamento fortemente contrastata dagli studenti.

L’esplosione, secondo quanto indicano fonti del movimento studentesco che denunciano ”una provocazione fascista”, è stata causata da un ordigno incendiario che ha provocato danni ma nessuna vittima, dal momento che il posto era deserto vista l’ora tarda.

L’attentato ha fatto seguito a manifestazioni e qualche scontri con la polizia a Rethymno per protestare contro la riunione dei rettori che segna, secondo le autorità, l’inizio delle consultazioni per la riforma dell’educazione superiore in Grecia.

Ai rettori Diamantopoulou ha infatti presentato un documento che ha già avuto una reazione negativa da parte della Federazione dei docenti universitari (Posdep).

Studenti e parte dei professori denunciano la riforma come un tentativo di minare il carattere pubblico dell’insegnamento universitario riducendo i sussidi statali e aprendo la strada agli atenei privati.

La protesta contro la riforma universitaria si innesta su quella più ampia del mondo studentesco contro il piano di austerità che ha determinato severi tagli finanziari e riduzioni di personale. Decine di scuole medie e superiori e facoltà universitarie sono state occupate mentre si preparano nuove manifestazioni.

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