Grilli: “Deficit al 3% è invalicabile. Debiti P.A., abbiamo fatto il massimo”

Pubblicato il 16 Aprile 2013 - 20:47| Aggiornato il 20 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Via libera ai primi pagamenti perché sono una tantum, tutto guardando alla “Bibbia di Maastricht”. Bibbia dove secondo il ministro dell’Economia Vittorio Grilli c’è un numero sacro e inviolabile, il 3% del deficit.

Secondo Grilli il pareggio di bilancio ”possiamo considerarlo raggiunto”. Anche con il pagamento dei debiti della P.a., che sono una tantum. Il margine concesso dall’Ue ”se è usato per spesa corrente nuova non è più considerato un’attenuante per il pareggio”. I ”futuri governi potranno riaprire” la trattativa con l’Ue.

A chi gli chiede se ci siano spazi per ulteriori interventi oltre al pagamento dei debiti P.A il ministro dell’Economia risponde:  ”Il primo limite  deriva dall’origine, da Maastricht: l’invalicabilità di un numero assoluto che e’ il 3%” riferito al deficit. E’nella bibbia originale – aggiunge – Non ci sono aggiustamenti per ciclo che tengano”.

Grilli, quindi, sulla questione debiti della Pubblica Amministrazione difende il suo governo affermando che ha fatto il massimo: “Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto: non c’è una sola pubblica amministrazione. Se ho un credito con il comune ‘x’ non posso pensare di compensarlo con tutta la P.a. Non e’ cosi’ semplice”.

Infine la cassa integrazione.  Secondo il ministro il rifinanziamento della cig in deroga (Cigd) può  entrare nel decreto sui pagamenti della P.A. ma occorre trovare una copertura che non puo’ essere i 7 miliardi previsti per il pagamento dei debiti in conto capitale. Per Grilli, poi, “non è  vero che il Parlamento non può occuparsene. Con altre coperture è possibile”.