Finmeccanica, Il Fatto Quotidiano: “Guarguaglini in affari con Pacini Battaglia”

Pubblicato il 17 Aprile 2011 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Pierfrancesco Guarguaglini, da poco riconfermato alla presidenza di Finmeccanica, sarebbe stato in affari con Pierfrancesco Pacini Battaglia, uno dei personaggi coinvolti in Tangentopoli. La vicenda è stata ricostruita da Marco Lillo sul Fatto Quotidiano.

Guargualini è riuscito, scrive Lillo, a essere confermato “nonostante le indagini del presente sui suoi manager e su sua moglie, e quelle del passato su di lui, ad ottenere la riconferma alla guida di un gruppo che vanta in Italia oltre 42.500 addetti, e 75.200 dipendenti in tutto, con ricavi per 18,7 miliardi di euro e ordini per 22,5 miliardi di euro”.

Lillo ha ripescato “una vecchia informativa della Guardia di Finanza del 1997 depositata nell’inchiesta della Procura di La Spezia sugli affari tra Guarguaglini e Pierfrancesco Pacini Battaglia, quando era emerso il suo ruolo nelle tangenti Eni nel 1992”.

Mentre il processo Eni “si è concluso per Pacini Battaglia con una condanna definitiva a sei anni – spiega Lillo – quello di La Spezia è finito con una doppia archiviazione. La stessa Procura chiese di archiviare l’indagine perché: “Il proposito di Pier Francesco Guarguaglini non risulta abbia mai avuto concreta esecuzione, concernendo le conversazioni intercettate e riportate nella nota dello Scico, solo espressione di intenti futuri e ancora generici”.

Secondo quell’informativa, prosegue Lillo, “l’accertamento ha permesso di confermare quanto già esposto circa il disegno criminoso posto in essere dal sodalizio Pacini-Guarguaglini, chiarendone le modalità operative e individuando le strutture societarie utilizzate. In particolare, dall’esame svolto è emerso, in maniera chiara e inequivocabile, il disegno criminoso ideato dal Pacini Battaglia con la partecipazione del Guarguaglini, rivolto a controllare, tramite alcune società lussemburghesi certe aziende italiane (Trs, Magint, Neftel)… Tale attività… era rivolta a sfruttare l’ormai prossima nomina del Guarguaglini quale “numero uno” dell’Alenia Spa”.

“In pratica, sottolinea Lillo, il Guarguaglini, una volta ricevuta la nomina, avrebbe elargito commesse alle società controllate anche dal medesimo, tramite le societa costituite insieme al Pacini. Così facendo, il sodalizio in indagine avrebbe distratto, di volta in volta, parte delle disponibilità economiche dell’Alenia Spa, senza in alcun modo figurare”.

Il Fatto Quotidiano riporta un’intercettazione di una conversazione tra Guarguaglini e Pacini Battaglia.

Guarguaglini : “Bisognerebbe fare una riunione con Della Spina”.

Pacini Battaglia: «Quando vuoi?»

G: “E è possibile venerdì… Della Spina sta per avere un ordine di 3/400 milioni direttamente dall’Alenia…”.

PB: “Lo prende come Trs?”.

G: “No, lo fa in Magint”.

PB: “Ah. Perché noi si era detto che Della Spina lo lasciamo solo alla Trs e non lo facciamo occupare tanto dalla Magint…”. (…)

PB: “Sai cosa si fa? Fra me e te, si chiude la Magint e si passa tutti gli ordini alla Trs. E si carica la Trs. Perché guardiamo di capirsi fra me e te: io sono convinto che gli ordini che l’Alenia fa alla Magint li può risolvere tranquillamente la Trs… E se non sei convinto…..ricordati bene che la Trs, se tu gli dai fuoco e noi si riesce ad aiutarla, è un’azienda che ti può rendere comodamente un miliardo, due miliardi l’anno!”.

G: “Dal primo anno facciamo due miliardi di base”.