Ikea via dal porto di Genova? “C’è troppa burocrazia”
GENOVA – Troppa burocrazia, Ikea minaccia di lasciare il porto di Genova. Qui, denuncia l’azienda, le merci stanno ferme in banchina nove giorni prima di passare tutti i controlli, tra dogana e sanità, e poi essere portate ai magazzini italiani. In Nord Europa i tempi di permanenza nei porti sono di tre giorni, e così, come spiega il Secolo XIX, l’azienda svedese potrebbe decidere di spostare là tutti i traffici.
Se Ikea resta ancora in Italia e non porta tutto ai porti di Le Havre o Rotterdam è per una questione di vicinanza e di impatto ambientale, fanno sapere dall’azienda. E Genova non potrebbe permettersi di perdere i 21mila container in arrivo e gli altrettanti container in partenza ogni anno dal suo porto. Cifre enormi: su Genova transita infatti il 90 per cento delle merci Ikea destinate al mercato italiano e svizzero. Il flusso di merci in uscita dall’Italia rappresenta il 9 per cento di tutto il flusso mondiale di Ikea.
Ma le lungaggini burocratiche, per le autorità necessarie per contrastare la contraffazione, potrebbero essere troppe per Ikea.