Il sogno dei sindacati: entrare nei Cda delle banche

Pubblicato il 24 Ottobre 2009 - 13:54 OLTRE 6 MESI FA

Lontano dei confini italiani, la presenza dei sindacati nei consigli di amministrazione delle banche non ha prodotto risultati brillanti. In Germania, non a caso, c’è stato un significativo passo indietro. I nove sindacati del mondo creditizio, però, vogliono tentare a tutti i costi di rinforzare la loro posizione. Dimenticando, forse, che pure in Italia esistono esperienze poco felici.

Basterebbe pensare al caso Alitalia, secondo alcuni addetti ai lavori, per capire che si tratta di una mossa con risvolti assai pericolosi. La faccenda, in ogni caso, è finita al centro di una trattativa appena avviata con l’Abi, l’Associazione delle banche italiane e il giornale “Libero” la racconta. Il primo incontro risale allo scorso 8 ottobre. Seguito dal faccia a faccia dell’altro ieri. I due appuntamenti erano stati messi in agenda per fare il punto sulla situazione occupazione e prospettive del settore.

«Priorità è stata data alla questione occupazione» si legge nel resoconto delle riunioni. Ma l’idea di entrare in cda stuzzica i rappresentanti dei lavoratori. Non a caso nell’elenco delle proposte da portare al tavolo con i vertici dell’Abi c’è un riferimento esplicito anche alla «partecipazione alla governance delle imprese». La trattativa, spiega uno dei sindacalisti coinvolti nella partita, è destinata a durare a lungo. E probabilmente la richiesta sarà rispedita al mittente. Il «no» secco arriverà di sicuro dai colossi del settore IntesaSanpaolo, Unicredit e pure Monte dei Paschi di Siena.