Ilva, Alitalia, quant’è da pagare? Alitalia 5 mld dal 2008, come un Mose. Ilva altri 5 dal 2020?

di Riccardo Galli
Pubblicato il 20 Novembre 2019 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA
Ilva, Alitalia, quant'è da pagare per i cittadini? Alitalia 5 mld dal 2008, come un Mose. Ilva altri 5 dal 2020?

Ilva, Alitalia, quant’è da pagare? Alitalia 5 mld dal 2008, come un Mose. Ilva altri 5 dal 2020? (Nella foto Ansa, un aereo Alitalia)

ROMA – Ilva, Alitalia, quant’è da pagare, quanto c’è da pagare per il contribuente? Diteci quant’è, diteci il quanto perché che ci sia da pagare è sicuro. E per avere un’idea di quanto ci sarà da pagare in soldi pubblici per l’ex Ilva può essere molto istruttivo quanto si è pagato per Alitalia.

Alitalia, è di oggi che Lufthansa soldi non ne mette se non dopo che l’azienda è stata, come si dice, ristrutturata, insomma liberata di personale. Quindi da Lufthansa euro zero, almeno ora. Delta più di 100 milioni non mette e comunque ha dei dubbi a metterli. Atlantia che doveva essere il socio privato di Ferrovie dello Stato nella cordata per prendersi Alitalia dice che ad oggi non ci sono le condizioni per prenderla davvero. Stasera 20 novembre scade l’ultima ma non ultima di una serie di proroghe al tempo fissato per presentare offerte vincolanti di acquisto. Ma ad Alitalia non pare volersi vincolare nessuno. Quindi altri 400 milioni di prestito(si fa per dire prestito, sono soldi che non vengono mai restituiti) da parte dello Stato ad Alitalia. Li chiamano prestiti-ponte, si parla di prestito-ponte anche per ex Ilva. Dicono ponte perché dovrebbero portare al di là della crisi aziendale, è un ponte che nel caso Alitalia è lungo decenni.

Sul ponte Alitalia più che volare aerei e passeggeri transitano massicci e frequenti convogli di pubblico denaro. Quanto? Dal 2008 più di cinque miliardi di euro, tanto è costata alla collettività Alitalia dal 2008. Perché dal 2008 calcoliamo? Perché è allora che comincia la commedia del “non cederemo allo straniero la compagnia di bandiera”. Berlusconi al governo fa affondare l’idea di vendere ad Air France e consegna Alitalia pulita di perdite e un po’ di personale ai “Capitani coraggiosi” italiani. L’operazione costa a chi paga le tasse circa tre miliardi, gli altri due li sprecheranno di loro i gestori italiani e tricolori. Poi verranno anche Etihad, gli arabi, che vedranno, poco faranno e subito fuggiranno. Poi ancora i prestiti-ponte mentre si cerca un compratore, fa in tutti cinque miliardi. Più o meno, che suggestione, la cifra di soldi spesi finora per il Mose, che ci sia una tariffa?

Oggi come oggi Alitalia brucia 900 mila euro al giorno. Se poi datiamo i conti di Alitalia fin dal principio e non solo dal 2008, il costo per la collettività (tasse, pagato in tasse) è di poco superiore ai nove miliardi. Nove miliardi, sarà record? Ha buone probabilità di non essere record. Perché ex Ilva ora in mano ad Arcelor Mittal oggi perde due milioni al giorno e la grande acciaieria resterà aperta solo se lo Stato, in qual modo e misura si vedrà, ci mette dei soldi, soldi pubblici. Altrimenti, scudo o non scudo, Arcelor Mittal se ne va e nessun altro viene. E poiché il polo siderurgico di Taranto con gli altri impianti italiani è cosa ben più grande di Alitalia…

C’è però una differenza che sarebbe comodo omettere ma ingiusto non sottolineare. E’ stato calcolato che se nel 2008 fosse stato riversato ai 17 mila dipendenti Alitalia l’equivalente in denaro pubblico bruciato per l’azienda, allora a ciascun dipendente Alitalia sarebbe stata corrisposta liquidazione media di 310 mila euro. Trecentodiecimila euro in media a testa, non male vero? No, i dipendenti Alitalia ci avrebbero rimesso perché la retribuzione media è sui settantamila e quindi settantamila per dieci, gli anni dal 2008 a oggi, fa settecentomila. Non gli stessi conti possono fare i 10 mila dell’ex Ilva: non guadagnano 70 mila l’anno in media, nessuno ha offerto loro cassa integrazione lunghissima a stipendio poco tagliato (condizioni Alitalia). Quelli dell’ex Ilva sono stati finora molto, molto meno protetti dei lavoratori Alitalia. Se sarà applicato all’ex Ilva il trattamento Alitalia il conto per il contribuente sarà almeno altri cinque miliardi da pagare, il primo già nel 2020, l’anno prossimo.