Imprese: arriva lo sportello privato della pubblica amministrazione

Pubblicato il 1 Ottobre 2010 - 10:32 OLTRE 6 MESI FA

Stop alle trafile burocratiche e lungaggini amministrative per gli imprenditori. Arrivano le “Agenzie private per le imprese” in sostituzione degli uffici della pubblica amministrazione, cui le aziende potranno rivolgersi per qualsiasi tipo di pratica. Lo prevede l’articolo 38 della Finanziaria 2008, il cui decreto attuativo è pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale.

Le Agenzie non sbrigheranno solo adempimenti, non saranno insomma solo “passacarte” ma avranno autorità autorizzatoria, potranno cioè rilasciare dichiarazioni di conformità che autorizzano all’esercizio delle varie attività. Una sorta di “centro certificatore” privato per le aziende, un primo passo insomma verso la “privatizzazione” della macchina amministrativa.

Tra i soggetti che potranno dare vita alle agenzie per le imprese ci sono professionisti, le associazioni imprenditoriali dei lavoratori, centri di assistenza tecnica, enti di certificazione, sindacati. L’istituzione delle “Agenzie per le Imprese” e la riforma degli “Sportelli Unici per le Attività Produttive” sono le due novità previste dalla legge 133/2008, la cosiddetta manovra economica estiva del 2008.

Di fatto la legge introduce un principio finora inedito: la non esclusivita’ degli uffici pubblici nella erogazione di servizi amministrativi con il coinvolgimento di soggetti privati ai quali vengono assegnati compiti di carattere pubblico. Secondo una prima stima della Cna, attraverso le Agenzie le imprese – che diventano quindi clienti e non più utenti della p.a – potranno sbrigare ben il 60-70% delle pratiche burocratiche.

Novità in arrivo anche per lo “sportello unico per le attività produttive” che diviene, di fatto, l’unico punto di accesso per tutte le ”vicende amministrative del richiedente, riguardanti la sua attività produttiva”. L’unico sportello – presente in modo omogeneo sul territorio – cui potrà rivolgersi l’impresa per tutte le pratiche che la riguardano. Se tuttavia i Comuni non lo istituiscono, o lo sportello non risponde ai requisiti previsti dalla legge, scattano le funzioni di delega alla Camera di commercio del territorio, attraverso forme di gestione congiunte con l’Anci.