Bankitalia: “Catasto bugiardo, Imu iniqua”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2013 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA
Imu 2013, Bankitalia: "Riformare catasto o saranno favoriti i ricchi"

Imu 2013, Bankitalia: “Riformare catasto o saranno favoriti i ricchi”

ROMA – Il catasto così com’è non va bene perché favorisce i più ricchi. E’ quanto affermato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in audizione al Senato. “Il divario tra i valori del catasto e gli effettivi valori di mercato degli immobili – secondo Bankitalia – può generare fenomeni di iniquità”. “Questo scostamento – spiega – tende a favorire i contribuenti più ricchi”. Il suggerimento dunque a procedere ad una spedita revisione che ”avrebbe effetti positivi sul piano distributivo”.

L’ultimo aggiornamento del catasto risale al 1990 e ignora 20 anni di prezzi in crescita. La relazione depositata da Bankitalia, firmata da Alessandro Buoncompagni (Servizio rapporti fiscali) e Sandro Momigliano (Servizio studi di struttura economica e finanziaria) osserva come la discrepanza tra i valori catastali e di mercato “tende a crescere con l’età degli immobili, risultando contenuta per quelli di più recente registrazione, che sono prevalentemente edificati in aree periferiche e di nuova urbanizzazione, e via via più ampia per gli immobili accatastati in periodi lontani nel tempo, generalmente localizzati in aree più centrali”.

L’iniquità geografica dell’Imu 2013 era stata già osservata da uno studio della Cna, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato, che sottolineava lo svantaggio delle piccole e medie imprese: “Oggi una piccola impresa individuale manifatturiera deve sottostare ogni anno a 22 adempimenti (dall’Iva, alla Tares, all’Irap e via di seguito) questi adempimenti comportano un obbligo operativo di 70 scadenze ogni 12 mesi”.

Anche se il completamento delle diverse fasi del processo di revisione del catasto potrebbe richiedere tempi abbastanza lunghi, “recentemente stimati nell’ordine del quinquennio”. Secondo Bankitalia “potrebbe essere opportuno trovare meccanismi che attenuino disparità di trattamento ingiustificate”.

E se il catasto è bugiardo anche l’Imu non può che risultare iniqua. La Banca centrale spiega che “le interferenze tra la politica tributaria nazionale e la fiscalità locale rendono il prelievo opaco per il contribuente”. Secondo Palazzo Koch la riforma della tassazione può razionalizzare i poteri del prelievo “destinando ai comuni l’intero gettito Imu“.

“L’introduzione dell’Imu – continua Banca d’Italia – ha comportato per le imprese un forte aggravio fiscale a causa dell’incremento dei moltiplicatori”: il gettito derivante dagli immobili di proprietà delle imprese e da fabbricati, negozi e uffici posseduti da persone fisiche è aumentato con il passaggio dall’Ici all’Imu e si stima abbia superato, nel complesso, i 10 miliardi. Questo senza considerare terreni ed aree edificabili.

Intanto i tecnici di Palazzo Koch stimano un nuovo calo dei prezzi delle case: “Si può stimare che nel biennio 2013-14 i prezzi delle case subirebbero un nuovo calo, in media nell’ordine di due punti percentuali all’anno in termini nominali”. I prezzi delle case sono comunque già calati: negli ultimi cinque anni, al netto dell’inflazione, la contrazione è stata del 13,7%.