Lo stop Imu 2013 prima casa lo paga l’Irpef sulla seconda

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Agosto 2013 - 09:47 OLTRE 6 MESI FA

 

Lo stop Imu 2013 prima casa lo paga l'Irpef sulla seconda

Lo stop Imu 2013 prima casa lo paga l’Irpef sulla seconda

ROMA –  Lo stop Imu 2013 prima casa lo paga l’Irpef sulla seconda. La cancellazione dell’Imu 2013 prima casa non è gratis, il decreto del Governo non è vero che abbia tolto un balzello senza introdurne altri: esce Imu dalla porta dell’abitazione principale, torna Irpef dalla finestra delle seconde case, quelle a disposizione delle persone fisiche, le “sfitte“, cioè, in larga parte la casa al mare o in montagna o quella ereditata e a disposizione dei figli. 6,55 milioni di immobili su cui grava già da ora, perché in barba allo Statuto del contribuente la tassa è retroattiva, un miliardo di Irpef in più. Doppia imposta, quindi, immobili e redditi.

Il nuovo rincaro si deve calcolare retroattivamente, dal 1 gennaio 2013. E’ all’articolo 6 delle bozze del decreto che va imputato il ritorno del reddito figurativo Irpef  sulle case sfitte: il 50% della rendita assegnata dal catasto (“reddito dei fabbricati”, che per le seconde case sfitte si calcola rivalutando del 5% il reddito catastale e aumentandolo di un terzo)  o del reddito dominicale per i terreni torna a gravare sull’imponibile Irpef del proprietario che si vede aumentare imposta statale e addizionali regionali e comunali relative. Un miliardo circa è il gettito atteso, è questa la copertura uscita dal cilindro del ministro dell’Economia Saccomanni, unico responsabile per diserzione di tutti gli altri visto che dell’art. 6 nessuno adesso sapeva nulla. Una prova è la reazione alla diffusione della notizia sull’articolo incriminato, secondo la ricostruzione offerta da Franco Bechis su Libero di oggi:

Quando ieri Silvio Berlusconi ha visto il testo del decreto, ha quasi sventrato Angelino Alfano e Renato Brunetta, perché nulla di quello che gli avevano raccontato era contenuto nel decreto. Alfano è cascato dalle nuvole, e con lui tutti ministri del Pdl, che sostengono di non avere mai discusso e visto la norma sulla tassazione delle seconde case. Sono corsi da Dario Franceschini, che ha mostrato lo stesso stupore: «Apprendo ora quella norma». Allora tutti da Letta, anche lui ignaro e perfino arrabbiato: «Quell’articolo deve saltare!». La colpa è ricaduta sul povero Fabrizio Saccomanni, presunto autore dell’attentato.

E fa bene il leader Pdl a essere infuriato, nonostante l’apparente successo di propaganda: assumendo un valore catastale A2 per un bilocale di una famiglia che si è trasferita a vivere altrove , vediamo che il risparmio dell’Imu sull’abitazione principale (diciamo 300 euro):

viene mangiato all’80% dal ritorno dell’Irpef: se l’aliquota marginale cresce, la nuova Irpef arriva a superare il beneficio prodotto dall’addio all’Imu, e lo stesso capita ai tanti casi in cui, per le bizze del nosro sistema catastale, l’immobile vuoto ha una rendita ufficiale superiore a quella dell’abitazione” (Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore).