Imu 2013, ultimo giorno seconde case e pertinenze. 24 gennaio saldo prima casa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2013 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA
Imu 2013, ultimo giorno seconde case e pertinenze. 24 gennaio saldo prima casa

Imu 2013, ultimo giorno seconde case e pertinenze. 24 gennaio saldo prima casa

ROMA – Imu 2013, ultimo giorno seconde case e pertinenze. 16 gennaio saldo prima casa. Ultimo giorno per regolare l’imposta sulle seconde case e sulle pertinenze della prima casa. La partita Imu 2013 si concluderà però con una coda supplementare: se oggi si chiude la partita sul saldo relativo alle seconde case, nella legge di stabilità potrebbe arrivare un rinvio del pagamento della mini-rata dal 16 al 24 gennaio e scomparire a partire dal prossimo anno l’obbligo di pagamento per i fabbricati rurali dedicati ad uso strumentale. Un lunedì che preoccupa i Caf e potrebbe preoccupare anche chi lavora allo sportello delle banche, viste le code che già venerdì hanno iniziato a formarsi nelle filiali di diverse città.

Respirano invece le casse dello Stato e dei Comuni, che dovrebbero incassare a fine giornata circa 16 miliardi di euro, frutto dei pagamenti appunto dei proprietari di abitazioni di lusso, sulle seconde e terze case, nonché dei proprietari di prime abitazioni dotati di più di una pertinenza, sia essa garage, solaio o cantina. Pagheranno anche coloro che hanno concesso in uso abitazioni secondarie ai propri familiari. Nella somma complessiva arriveranno anche i pagamenti che verranno effettuati da chi deve saldare la tariffa rifiuti, comprensiva da quest’anno di una parte ‘servizi’.

E proprio sul combinato Imu-Tares si sofferma la Cgia di Mestre, che parla di aumenti del 10% della prima sui capannoni e della seconda per negozi (+34,5%) e ristoranti (+31%). “Rispetto a quando si pagava l’Ici, i proprietari di capannoni hanno subito nel 2012 un incremento medio del 100%, con punte che in molti casi hanno toccato il 154%”, ricorda il segretario degli artigiani Giuseppe Bortolussi. A gennaio, poi, altri 13 milioni di italiani dovranno nuovamente mettersi in coda (e calcolare il dovuto) per la mini-rata, il cui pagamento dal 16 gennaio potrebbe venire spostato al 24 gennaio. Un’eventualità che il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, nei giorni scorsi non sembrava aver messo in conto: la scadenza del 16 gennaio ”è stata fissata il più tardi possibile compatibilmente con la necessità di contabilizzare le entrate nel 2013”, aveva detto in Senato.