L’Imu di giugno basta allo Stato, a dicembre aumento solo dai Comuni

Pubblicato il 7 Luglio 2012 - 13:41 OLTRE 6 MESI FA
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ROMA – L’Imu di giugno basta allo Stato, ma ora saranno i Comuni probabilmente a ritoccare le aliquote. Il sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani, ha spiegato che il ministero ha raggiunto il gettito che si era prefissato dalla prima rata della tassa sulla casa. In totale, spiega Ceriani, lo Stato ha racimolato 9,5 miliardi di euro.

Dunque le aliquote che il governo poteva ritoccare entro dicembre, ”restano quelle che sono, non c’è nessuna necessità di intervenire”. Ma questo, appunto, riguarda solo il governo, perché invece i Comuni, a cui spetta una parte degli incassi, saranno liberi (in base alle proprie esigenze) di adottare l’aliquota che vorranno per la prossima rata.

In parole povere, se a giugno io ho dato 50 allo Stato e 50 al Comune, per dicembre sono certo che dovrò dare altri 50 allo Stato, mentre al Comune potrei dare 60, 70 e così via a seconda dell’aliquota imposta città per città. A Roma, per esempio, il Comune dovrebbe adottare un’aliquota del 5% sulla prima casa.

Imu di giugno

Il ministero dell’Economia ha comunicato che i versamenti Imu registrati con l’acconto di giugno ammontano a oltre 9,5 miliardi (9.551 milioni di euro per l’esattezza). Risultano aver versato circa 23,8 milioni di contribuenti su una platea di 25,5 milioni. L’importo medio dei versamenti è stato di circa 400 euro. Per fine anno ad aliquote costanti l’incasso sarà di 20 miliardi.

Sulla base di quanto versato fino ad ora dai contribuenti e indicato nelle deleghe di pagamento, si puo’ proiettare a fine anno un gettito teorico pari a 19,2 miliardi. A questo importo occorre aggiungere la stima del gettito Imu che entrera’ nei prossimi mesi: versamenti relativi a fabbricati rurali da accatastare entro novembre che verseranno con il saldo di dicembre (70 milioni di euro); versamenti per immobili non dichiarati in catasto: a partire dal 3 maggio 2012 e fino al 3 luglio 2012 sono stati pubblicati all’albo pretorio del comune gli atti relativi all’attribuzione della rendita ai cosiddetti ‘immobili fantasma’ individuati in 1.081.688 unità immobiliari di diverse tipologie.

Per questi immobili il versamento (356 milioni di euro) avverra’ con la rata di dicembre; versamenti relativi ai contribuenti che non hanno ancora pagato la prima rata: storicamente, l’analisi dei versamenti Ici ha evidenziato che nei mesi successivi alla scadenza di giugno sono sempre affluiti versamenti da parte di una quota di contribuenti che hanno beneficiato dello spostamento dei termini per le imposte sui redditi.

Anche quest’anno per i contribuenti soggetti agli studi di settore, infatti, la scadenza dei versamenti è stata rinviata dal 18 giugno al 9 luglio e, con la maggiorazione dello 0,4 per cento, al 20 agosto. Inoltre per le societa’ che approvano il bilancio in ritardo le scadenze per il versamento delle imposte sui redditi sono il 16 luglio ovvero il 20 agosto con lo 0,4 per cento di maggiorazione. Alcuni di questi contribuenti preferiscono versare in ritardo anche l’Imu assieme alle imposte dirette subendo un modesto aggravio in termini di sanzioni e interessi. Per l’Imu si stima che gli ulteriori versamenti su base annua possano assommare a circa 500 milioni di euro.

Risultano infatti 25,5 milioni di proprietari censiti in catasto nel 2010 e 23,8 milioni i contribuenti che hanno già versato l’Imu. La differenza e’ pari a 1,7 milioni. Al netto della percentuale fisiologica di non versanti, stimata nel 4% (media tra gli anni 2009 e 2010) e corrispondente a 1 milione di contribuenti, circa 700.000 contribuenti dovrebbero versare nei prossimi mesi un’imposta media di circa 700 euro. Sulla base del gettito di giugno, la previsione per l’intero anno (20.085 milioni di euro) è quindi in linea con la previsione iniziale di 20,1 miliardi di euro.

Il gettito Imu relativo alla prima casa, prosegue il ministero, a giugno è stato pari a 1.603 milioni che su base annua si attesta a circa 3,3 miliardi, ”perfettamente in linea con le previsioni”.

I contribuenti che hanno versato l’Imu sulla prima casa sono circa 16 milioni, con un importo medio di versamento di 100 euro. Solo il 5,5% dei contribuenti (877.000) ha optato per le due rate di versamento per un importo totale pari a 91,2 milioni. L’Imu sugli altri immobili è stata pari a 7,9 miliardi; 15,7 milioni dai fabbricati rurali.

Maggior gettito fiscale, ma cala l’Iva

Il ministero ha poi detto che le entrate tributarie dei primi 5 mesi dell’anno si attestano a 149.540 milioni, in crescita del 2,5% (+3.695 milioni) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un recupero di 1,2 punti percentuale rispetto al mese di aprile. In calo le entrate Iva (-1,1%), nonostante l’aumento di un punto dell’aliquota.

”Pur in presenza di una congiuntura fortemente negativa, la dinamica delle entrate tributarie registra, per effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda meta’ del 2011, una tendenza alla crescita a ritmi superiori rispetto all’analogo periodo dello scorso anno”.