Imu di Bersani: fino a 500 euro ridi e non paghi, da 1,5 mln di rendita, piangi

Pubblicato il 11 Gennaio 2013 - 10:57 OLTRE 6 MESI FA
Imu di Bersani: fino a 500 euro ridi, sopra 1,5 mln di rendita piangi

ROMA – Imu secondo Bersani: chi ha pagato fino a 500 euro ride e non la pagherà più, chi vive in una casa dal valore catastale superiore a 1,5 milioni di euro, piange, nel senso che sarà stangato per recuperare il mancato gettito degli esentati. Il segretario del Pd, che tutti i sondaggi danno in testa per le elezioni, ha spiegato in tv da Bruno Vespa, la sua imposta sulla casa. Scontato che la tassa resterebbe sulle seconde case, la grossa novità sta nell’allargamento della platea degli esentati: Bersani confida che sarà possibile evitare il balzello per il 41% dei proprietari di casa, 5,9 milioni di famiglie “liberate”. Lo scambio è stimabile in 2,5 miliardi di euro di mancato gettito: Bersani si tiene largo, guardando i dati immobiliari potrebbe essere contenuto sotto i due miliardi. Molto meno, comunque, dei quasi 4 miliardi in meno della promessa di Berlusconi di un taglio netto dell’Imu sulla prima casa per tutti.

A farne le spese, pochi fortunati proprietari di immobili di pregio per cui la promessa elettorale di Bersani suona piuttosto come una minaccia. Solo lo 0,5% dei proprietari di casa italiani possiede un appartamento di lusso, o una villa o al limite un castello, del valore di 1,5 milioni di euro: 167 mila persone in tutto. E’ soprattutto a loro che il governo che verrà si rivolgerà per consentire ai titolari di case identificate dalle categorie A3, A4, A5 e una parte delle A2 di non pagare più  la tassa. Certo, a parte l’ineludibile riforma del catasto (1,5 milioni di rendita secondo Bersani vale il doppio sul mercato), qualche problema resta anche sul versante della progressività. Chi finora pagava 499 euro di Imu non avrà lo stesso sorriso di chi ne pagava, e continuerà a pagare, 501.