Imu, il giorno della verità: c’è il Cdm di fuoco, governo ottimista

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Agosto 2013 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA

Imu, il giorno della verità: c'è il Cdm di fuoco, governo ottimistaROMA – Imu, oggi il giorno della verità. Dopo un vorticoso giro di incontri, colloqui, verifiche, trapela un certo ottimismo nella maggioranza sulla travagliata questione dell’Imu, abolizione e riforma dell’imposta. “Sono ottimista e sono convinto che si farà”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Convinzione espressa anche da Gaetano Quagliariello: “Un’altra notte di lavoro è l’obiettivo sarà raggiunto. Da parte nostra, ma, posso testimoniare, anche dall’altra parte c’è la volontà di giungere in porto. Certo, questa misura deve avere tutte le coperture”.

Resta questo infatti il nodo principale, su cui c’è stato un ulteriore incontro a palazzo Chigi il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano, il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, il capogruppo del Pdl, Renato Brunetta, il ministro Lupi e Dario Franceschini, ministro dei Rapporti con il Parlamento. “Stiamo trovando la quadratura”, sull’eliminazione dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli; quanto alle coperture, “ci saranno, e saranno chiare, nette e credibili”, ha dichiarato Brunetta al termine del mini-vertice.

Secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, si sta ancora ragionando ad un ritocco sulle tasse sui giochi per recuperare 7-800 milioni. Al momento sarebbero state individuate le coperture per circa 2 miliardi, mancherebbero all’appello quindi altri due miliardi di euro.

“Noi non accettiamo ultimatum. È anche interesse nostro riformare l’Imu ma non c’è solo l’imu”. Guglielmo Epifani tira le somme alla fine della riunione con i ministri democratici. Ed esprime la posizione del partito prima del Cdm decisivo, che dovrà affrontare il nodo della tassazione sugli immobili. No all’aut-aut del Pdl sull’abolizione totale del tributo. Il tema del superamento dell’Imu “dovrebbe essere affrontato attraverso soluzioni eque e che siano nel contesto di questa riforma federale”. Per questo, secondo il Pd, “tutte le soluzioni vanno tenute in equilibrio rispetto alle risorse finanziarie disponibili”.

Il problema resta quello: trovare le risorse necessarie all’anno in corso e per il quale si parla complessivamente di oltre 4 miliardi di euro, al momento coperti solamente in parte. Per il 2014 dovrebbe invece essere applicata la cosiddetta service tax, che dovrebbe lasciare, tra le altre cose, ampi margini di discrezionalità ai comuni. Nel trovare le coperture, però, il governo non potrà prescindere dalle altre onerose scadenze previste per settembre, quando serviranno risorse per lo stop all’aumento dell’Iva previsto per l’1 ottobre, per rifinanziare la Cassa integrazione in deroga (le regioni hanno già esaurito le risorse messe precedentemente a disposizione), per proseguire con i pagamenti arretrati della pubblica amministrazione alle imprese creditrici.