L’Imu sulla prima casa in media ci è costata 225 €. Lo Stato incassa 23,7 mld

Pubblicato il 12 Febbraio 2013 - 16:40| Aggiornato il 21 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – In media l’Imu sulla prima casa ci è costata 225 euro. Il versamento medio totale incluso quello pagato dalle grandi aziende, è stato di 918 euro. A fare i conti è il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani che spiega: “L’Imu batte le attese e porta nella casse dello Stato 23,7 miliardi di euro, 4 miliardi dalla prima casa e 1,2 miliardi in più delle previsioni”. In tasca allo Stato sono quindi entrati 9,9 miliardi di acconto e 13,8 miliardi di saldo.

“Nonostante la campagna mediatica contro l’Imu, dai dati non emerge nessuna fuga dall’imposta“, osserva Ceriani. “Rispetto agli incentivi alla rivolta fiscale i numeri sono di conforto – aggiunge Ceriani- Il grado di evasione è stato pari a quello sull’Ici. La grande massa dei contribuenti ha capito che era un sacrificio che andava fatto”. Il governo, però, non è riuscito a migliorare sul tasso di recupero.

Sul gettito relativo all’abitazione principale gravano, inoltre, 600 milioni di euro di manovre comunali, al netto delle quali il prelievo si sarebbe fermato a 3,4 miliardi (dall’Ici, nel 2007, prima dell’abolizione, eravano arrivati a 3,3 miliardi). Stando ai dati del ministero il 17,8% dei comuni ha aumentato l’aliquota fino ad un punto, mentre il 7,5% l’ha elevata di 2 punti. Oltre un quarto del gettito derivante dall’aumento delle aliquote comunali proviene da 5 grandi città (Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli) con importi medi dei versamenti dai 917 euro di Roma a 585 euro di Napoli.

Complessivamente il peso dell’Imu per abitazione principale sul totale del gettito è stato pari al 17%. Per gli immobili diversi dall’abitazione principale e non locati, l’Imu sostituisce non solo l’Ici ma anche l’Irpef e le addizionali, che erano dovute per il periodo d’imposta 2011, “pertanto – spiega il ministero dell’Economia – in sede di dichiarazione dei redditi 2012, cioè a giugno 2013, i contribuenti beneficeranno di una riduzione Irpef per 1,6 miliardi, corrispondente in media a circa 93 euro a contribuente”.