La locomotiva dell’industria italiana riparte grazie alla spinta dei mercati esteri

Pubblicato il 21 Febbraio 2011 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Fatturato e ordinativi non deludono: se a fine 2010 l’economia italiana è risultata in affanno, due pilastri dell’industria, come ricavi e commesse, hanno invece, dato segnali di ripresa. L’Istat infatti ha registrato, considerando l’intero 2010, un aumento del 10,1% del giro d’affari e un’impennata del 13,9% per gli ordini. In entrambi i casi si tratta di cifre record, i rialzi maggiori dal dieci anni, ovvero dal 2001.

A trainare la locomotiva tricolore è ancora una volta l’export, grazie dunque al mercato estero. Sul mercato interno invece la risalita è più moderata. Inoltre l’Istituto di statistica ricorda che gli aumenti segnati l’anno scorso, arrivano dopo i crolli del 2009 (-18,9% per il fatturato e -22,7% per gli ordini). Insomma, il recupero c’è stato, ma la strada è ancora lunga.

Analizzando più da vicino i dati la crescita dei ricavi tra gennaio e dicembre 2010 è pari al +7,7% in Italia e al +16% fuori dai confini nazionali; invece, il totale al netto degli effetti di calendario non varia di molto (+9,9%). Anche passando alle commesse, la differenza tra l’incremento ottenuto sul mercato interno e quello estero rimane rilevante (+9,9% contro +21,2%).

L’ultimo mese del 2010 ha visto il giro d’affari arretrare leggermente su novembre (-0,3%), mentre l’aumento annuo si e’ confermato su livelli alti, a +11,8% (+8,4% il dato corretto per i giorni lavorativi). E gli ordini, dopo la flessione congiunturale del mese precedente, hanno rialzato la testa segnando un incremento del 5,4% su novembre e del 17,4% su base tendenziale. Se si guarda ai diversi settori, su base annua, per gli ordini è la metallurgia a ottenere i risultati migliori (+32,5% a dicembre, +24,1% nel 2010).

Quanto al fatturato (dati corretti per gli effetti di calendario) ha registrato un vero e proprio boom nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+31,6% a dicembre, +24,4% nel 2010), meno bene è andato, invece, il comparto dei mezzi di trasporto (-12,1% a dicembre, +6,8% nel 2010). In particolare, per le auto la crisi è tutt’altro che finita: a dicembre il giro d’affari è sceso del 3,9% e le commesse dell’11,2%.

Per il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, le cifre dell’Istat sull’industria rappresentano un segnale ”inequivoco” di ripresa economica. Sulla stessa linea la Uil (”dati incoraggianti”), mentre il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, appare piu’ scettica: parla di numeri ”positivi” ma, poi aggiunge: l’Italia ”è un paese che arretra”.