Intesa Sanpaolo: Salza punta a restare in banca

Pubblicato il 27 Gennaio 2010 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA

Enrico Salza, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo

Il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza , esclude l’ipotesi di un prossimo incarico al vertice dell’Abi e assicura i propri azionisti sull’arrivo del dividendo dopo un anno a bocca asciutta.

Sono questi alcuni dei temi ‘caldi’ passati in rassegna da Salza, in visita a Napoli per un convegno sul Mezzogiorno.

«Sono solo interessato ad occuparmi della banca e basta», ha chiarito il banchiere piemontese commentando le recenti ipotesi di stampa che lo indicavano tra i possibili successori di Corrado Faissola alla guida di Palazzo Altieri (é in uscita dopo quattro anni di mandato).

Al contempo, cosciente che il rinnovo del suo incarico dipende dalla volontà dei soci, Salza ha aggiunto: «Se mi chiamano gli azionisti sono pronto».

L’assemblea dei soci per il rinnovo del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo si svolgerà a fine aprile (il 28 o il 30 in seconda convocazione) e il termine per depositare le liste è quindici giorni prima della riunione.

Le diplomazie sull’asse Milano-Torino sono al lavoro e per fine marzo è presumibile che si cominci a delineare quale sarà il futuro assetto di comando della banca che vede tra i soci forti la Compagnia di SanPaolo (9,9%) guidata da Angelo Benessia e la Fondazione Cariplo (4,68%) capitanata da Giuseppe Guzzetti.

Ma da Napoli, Salza, ha mandato anche altri messaggi. Sui dividendi ad esempio.

A pochi giorni dalla richiesta di Guzzetti («adesso un po’ di dividendi li aspettiamo», aveva detto), il presidente del Cdg ha risposto: «Non posso fare annunci, dobbiamo ancora decidere, ma il dividendo 2010 sul 2009 lo distribuiremo».

«Non abbiamo assegnato il dividendo nel 2009 sul 2008 perché io, personaggio con cultura industriale, ho detto meglio che teniamo del fieno in cascina».

Salza ha poi speso qualche parola anche sulla solidità della banca, proprio nel giorno in cui il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha indicato che l’imperativo è rafforzare il patrimonio: «Siamo la banca che non ha mai avuto bisogno di aiuti di Stato né di aumenti di capitale, questa è la nostra credibilità: siamo lieti che a livello governativo si sia deciso per i Tremonti bond, per avere l’idea di non essere soli».

Infine, Salza ha parlato del sistema bancario del Mezzogiorno, dove Intesa Sanpaolo è presente attraverso il Banco di Napoli, che per il gruppo rappresenta «una grande opportunità, una sfida». Sul tema il banchiere ha auspicato maggiore concorrenza. «Il Banco di Napoli è stata una sfida anche per noi – ha aggiunto – siamo felici di aver dato un contributo attraverso i nostri migliori dirigenti perché sta portando benefici all’intero gruppo».