Irap, il Pdl studia un mini-taglio. Il Tesoro frena: “Non ci sono risorse”

Pubblicato il 28 Ottobre 2009 - 21:28 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

Il Pdl preme per un taglio dell’Irap, ma il Tesoro frena: «Mancano le risorse». Maurizio Saia, relatore alla Finanziaria, ha annunciato l’ipotesi, in studio alla commissione bilancio del Senato, di un emendamento che dovrebbe tradursi in «un alleggerimento dell’Irap per le piccole e medie imprese con meno di 50 addetti. In tutto si potrebbe trattare di un intervento del peso di circa 2-3 miliardi, a dirla grande di 4 miliardi», ha spiegato Saia.

Il ministero dell’Economia però avanza qualche dubbio in merito e ribadisce la linea di rigore, escludendo un intervento alla Finanziaria: «È un’ipotesi interessante. Bisogna però valutare bene le copertura. I tempi sono stretti ed è difficile che si possa fare qui in commissione. Attualmente le risorse non ci sono, poi vedremo», ha detto il vice ministro dell’Economia Giuseppe Vegas.

Le tensioni all’interno della stessa maggioranza riflettono anche la querelle degli ultimi giorni tra Berlusconi e Tremonti. Era stato proprio il presidente del Consiglio ad annunciare il taglio, ma poi aveva ridimensionato le sue intenzioni. Per ora la proposta resta ferma in fase di studio.

Ventilando il mini-taglio, Saia sta cercando di trovare un punto di mediazione tra le varie richieste di modifica, per mettere d’accordo maggioranza e opposizione. Il presidente della commissione Finanze, Mario Baldassarri, ha presentato nei giorni scorsi una serie di emendamenti che tra taglio dell’Irap e sconti fiscali alle famiglie vale circa 37 miliardi.

«Poi sono stati presentati singoli emendamenti che sono pezzi di un quadro. Dentro questo, uno sull’Irap con deduzione sul monte salari per tutti che costa 12 miliardi di euro. Un altro che deduce il monte salari fino a cento addetti e costa 8 miliardi. La Lega ha presentato un emendamento sul taglio dell’Irap per le aziende sotto i 50 addetti e l’opposizione ha presentato proposte di modifica», ha spiegato presidente della commissione Finanze al Senato, Mario Baldassarri (Pdl).