Irpef ad personam (come in Germania): chi ci guadagnerebbe

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Ottobre 2020 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA
Tasse e dintorni: 29 mln italiani non paga un euro, 18 mln pagano 13 euro al mese

Tasse: 29 mln italiani non paga un euro, 18 mln pagano 13 euro al mese (Foto d’archivio Ansa)

Irpef ad personam. Come in Germania.  In queste ore si sta parlando di una riforma dell’Irpef, ovvero l’imposta sul reddito, sul modello tedesco. Ma che vuol dire modello tedesco?

Irpef ad personam… andiamo con ordine. In Germania l’Irpef non è come da noi. Noi, infatti, paghiamo l’Irpef per scaglioni.

Ovvero: tutti quelli che stanno dentro una determinata fascia di reddito pagano la stessa aliquota.

In Germania no.

In Germania il sistema è diverso.

Spiega Repubblica: “C’è una no tax area, più o meno come in Italia, fino a 9000 euro.

Poi fino a 54.949 euro si prevede un’unica maxi aliquota variabile al crescere del reddito che in Germania varia dal 14% al 42%”.

Il sistema tedesco è quindi più proporzionato al reddito con meno salti di aliquote.

Per esempio chi ora si trova appena dentro un’aliquota col sistema tedesco pagherebbe molto meno.

A guadagnarci sarebbero i redditi medio bassi. Per la fascia di redditi tra i 15 mila e i 20 mila euro infatti ci sarà un taglio dell’aliquota media di circa 2 punti percentuali, intorno ai 40 mila euro il risparmio sarà di circa 3 punti, oltre i 70 mila le cose rimarranno più o meno uguali.

Tu guadagni 32mila l’anno? Tot tasse. Tu guadagni 35mila? Tot tasse. A calcolare il tutto una formula matematica.

L’idea, l’idea dell’Irpef alla tedesca, piace al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, al Partito Democratico e a Liberi e Uguali ma non piace invece a Italia Viva e al Movimento Cinque Stelle.

Per ora quindi l’intesa sembra lontana.

Il no di Italia Viva

“Italia viva – dice Luigi Marattin, presidente della commissione Finanze della Camera e responsabile dei dossier economici per Italia viva – ha detto in tutti i modi che non è d’accordo sul sistema tedesco.

Vorrebbe fare questa discussione nelle riunioni e nei seminari (con numeri e idee), ma se proprio si insiste a volerla fare sui giornali, a noi va bene lo stesso”.