Istat, torna a crescere la speranza di vita: 85,2 anni le donne, 80,8 anni gli uomini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2019 - 14:42 OLTRE 6 MESI FA
Istat, torna a crescere la speranza di vita: 85,2 anni le donne, 80,8 anni gli uomini

Istat, torna a crescere la speranza di vita: 85,2 anni le donne, 80,8 anni gli uomini

ROMA – Riprende a crescere la speranza di vita. Per gli uomini,secondo il rapporto Istat, la stima è di 80,8 anni (+0,2 sul 2017) mentre per le donne è di 85,2 anni (+0,3). A 65 anni di età la speranza di vita residua è di 19,3 anni per gli uomini (+0,3 sul 2017) e di 22,4 anni per le donne (+0,2).

Calano popolazione e nascite, salgono stranieri. Sempre meno residenti in Italia, dove gli stranieri invece aumentano e rappresentano l’8,7% della popolazione; e ancora meno nascite. Per il quarto anno consecutivo, segnala l’Istat, cala la popolazione in Italia: al 1 gennaio è pari a 60 milioni 391mila, oltre 90mila in meno sull’anno precedente (-1,5 per mille).

Scendono i cittadini italiani (55 milioni 157mila unità, -3,3 per mille), mentre gli stranieri residenti sono 5 milioni 234mila (+17,4 per mille). Nel 2018 ci sono state 449mila nascite, ossia 9mila in meno del precedente minimo registrato nel 2017.

Figli sempre più tardi, a 32 anni in media il primo. Se nel 2018 il numero medio di figli per donna (1,32) risulta invariato rispetto all’anno precedente, continua a crescere l’età media del parto, toccando per la prima volta la soglia dei 32 anni e registrando una crescita di circa due anni nell’arco di un ventennio.

Gli Indicatori Demografici del dossier Istat dicono che delle età superiori ai 40 anni i tassi di fecondità – secondo i dati – continuano a salire fino a ottenere, con 90,5 figli per mille donne, il massimo livello dal 1970. In tale segmento di età la fecondità supera, ormai da tempo, quella che si osserva tra le donne con meno di 20 anni e si accinge a eguagliare quella espressa dalle donne di 20-24 anni.

Le donne di 30-34 anni, a loro volta, confermano di avere la più alta propensione ad avere figli, primato stabilmente tenuto già dal 1998, in precedenza al quale spettava alle 25-29enni.