Istat: verso fine recessione, ma disoccupazione crescerà ancora

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2014 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA
Istat: verso fine recessione, ma disoccupazione crescerà ancora

Istat: verso fine recessione, ma disoccupazione crescerà ancora

ROMA – La recessione sta per finire, ma di nuovi posti di lavoro non se ne parla. E’ in chiaroscuro l’ultimo bilancio annuale dell’Istat. Secondo l’istituto di statistica, infatti da un lato

“La fase di contrazione dell’economia italiana è attesa arrestarsi nei prossimi mesi, in presenza di segnali positivi per la domanda interna”.

Dall’altro, però,

“Le condizioni del mercato del lavoro rimangono tuttavia difficili” con “tasso di disoccupazione in crescita”.

Stabile la fiducia delle imprese. A dicembre 2014 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane rilevato dall’Istat è stabile, rispetto al mese precedente, a 87,6.  Il clima di fiducia delle imprese, spiega l’Istituto di statistica, migliora nel settore  manifatturiero ed in quello del commercio al dettaglio, peggiora nel settore delle costruzioni e dei servizi di mercato.

Nel dettaglio, l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere sale a 97,5 dal 96,5 di novembre: migliorano sia i giudizi sugli ordini (da -25 a -24) sia le attese di produzione (da 3 a 5); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino rimane stabile a 2.   L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione scende invece a 72,3 da 73,7: nel settore migliorano le attese sull’occupazione (da -28 a -27) ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -49 a -53).

Quanto alle imprese dei servizi, l’indice che rileva il clima di fiducia scende a dicembre a 86,6 dal 88,6 di un mese prima: migliora il saldo relativo ai giudizi sugli ordini, passato da -19 a -13, mentre peggiorano le attese, sia sugli ordini (da -8 a -11) sia sull’andamento dell’economia italiana (da -18 a -25).

Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale a 104,6 da 98,1. La fiducia migliora sia nella grande distribuzione (a 105,8 da 95,0) sia in quella tradizionale (a 104,2 da 101,2).