Italia e Brasile, affari per 10 miliardi: alla finestra Finmeccanica, Fincantieri, Trenitalia e Piaggio

Pubblicato il 29 Giugno 2010 - 10:24 OLTRE 6 MESI FA

La visita in Brasile servirà a Silvio Berlusconi per discuter con il presidente Lula di alcuni affari sull’asse italo-brasiliano. Tra le commesse più importanti, le due principali sono nell’ambito della difesa e riguardano Finmeccanica e Fincantieri: i due colossi dell’industria produrranno fregate, pattugliatori e sistemi satellitari ad alta tecnologia per il controllo delle coste e dei giacimenti petroliferi. Il costo stimato per l’operazione è di circa 6 miliardi di euro.

In totale gli ordinativi tra Italia e Brasile dovrebbero creare un giro d’affari di circa 10 miliardi. I due Paesi hanno siglato nel 2009 un accordo di partenariato a Washington. Oltre alla difesa, ci sono anche altri setttori interessati dalla collaborazione tra i due Stati: dalle infrastrutture (l’alta velocità San Paolo – Rio de Janeiro), alle telecomunicazioni (Telecom diventerà il secondo gestore in Brasile), dalle energie alternative ai motocicli (soprattutto nel distretto del Mato Grosso).

Visti i numerosi affari in ballo, al seguito di Berlusconi ci sono 60 imprenditori italiani: tra di loro l’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti (interessato alla vinenda dell’alta velocità). Le altre imprese interessate al raggiungimento di accordi commerciali sono Piaggio (che gradirebbe la nascita di un polo industriale delle due ruote a Manaus, nell’Amazzonia sud-occidentale), Fiat (azienda leader del settore auto brasiliano), ma anche Pirelli, Telecom, Impregilo, Saipem ed Eni.