Italiani pieni di soldi ma poveri di lavoro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2014 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA
Italiani pieni di soldi ma poveri di lavoro

Foto d’archivio

ROMA – Gli italiani sono pieni di soldi ma poveri di lavoro. Siamo come un corpo con due polmoni non efficienti ma molto gonfi (ovvero banche e famiglie), ma con due gambe rachitiche che dovrebbero farci camminare e invece scricchiolano e ci fanno inciampare (ovvero aziende e imprese, che poi dovrebbero darci lavoro).

Prima che cominciasse la crisi economica infatti gli italiani avevano in tasca (case escluse), un patrimonio totale di 3.771 miliardi, 5 anni dopo, alla fine del 2013 il patrimonio totale è sceso solo di circa 60 miliardi a 3.717 miliardi. Quasi immobile se si pensa che fanno 1000 euro a famiglia persi in 6 anni, 166 euro l’anno, 13 euro al mese.

E allora dove sta la crisi? Non nelle nostre tasche, ma nel mondo del lavoro, che di fatto non c’è quasi più. E sì, perchè mentre il patrimonio delle famiglie resta stabile, quello delle aziende dall’inizio della crisi è crollato. Il patrimonio finanziario delle imprese in Italia nel 2008 era di 1.700 miliardi e si è eroso a 1.541 al 2013. Si tratta di un calo pari circa al 10% del Pil italiano

Quale la causa, crisi a parte? Federico Fubini su Repubblica spiega che si tratta di fallimenti, investimenti finiti in nulla, erosione dei patrimoni dopo anni di perdite. Quindi Fubini aggiunge:

Non colpisce solo il fatto che la ricchezza delle imprese in Italia valga meno della metà del risparmio delle famiglie: segno certo che molti imprenditori medi, piccoli e grandi hanno preferito depauperare l’azienda e trasferire le risorse sui propri conti personali, nelle auto di lusso, le ville proprie e dei figli, le tranquille rendite dei discendenti. Ma colpisce ancora di più la crescente divergenza dal resto d’Europa: l’economia spagnola è poco più della metà di quella italiana per fatturato, ma il patrimonio delle imprese iberiche (2.100 miliardi) supera sia il patrimonio delle imprese italiane che il risparmio delle famiglie spagnole. Nessuna grande economia ha una sproporzione così vasta come l’Italia nella ricchezza di famiglie e imprese.