Iva sulla carburante dei pescherecci: pesca e rischio rincari

Pubblicato il 11 Gennaio 2012 - 16:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Spesa in pescheria a rischio aumenti nei prossimi giorni. Dal 17 gennaio infatti – segnala Federcoopesca – in ragione di una normativa comunitaria, verra' applicata in Italia l'Iva al 10% sul costo del carburante per la flotta della pesca professionale.

''Una novita' – commenta l'associazione aderente a Confcooperative – che arriva in un momento particolarmente delicato per l'economia ittica, che negli ultimi due anni ha visto aumentare il costo del gasolio del 30%, basti pensare che i costi per l'acquisto del carburante superano anche del 70% i costi generali di gestione di un peschereccio''.

Quanto agli effetti sui costi, secondo Federcoopesca un' imbarcazione di medie dimensioni per lo strascico, con 180 giornate annue di pesca e circa 12 ore medie di attivita' giornaliera, spendera' 9 mila euro in piu' l'anno in carburante. L'Iva aggiunta al prezzo industriale del carburante, pero', potra' essere recuperata dalle imprese al momento della vendita del pesce con quella che si versa all'erario sugli incassi, una sorta di compensazione.

Il problema e' che chi esce in mare, spiega ancora l'associazione, lo fa affrontando da subito un costo maggiore senza sapere se e quanto riuscira' a pescare; i pescatori, tra l'altro, non possono incidere piu' di tanto sul prezzo di vendita, uscendo di scena dopo le aste; solo dopo, infatti, si determina il prezzo che trovera' sui banconi il consumatore finale.