Jobs act partite Iva. Occhio, non paghi avvocato? Conto sale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Ottobre 2015 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA
Jobs act partite Iva. Occhio, non paghi avvocato? Conto sale

Jobs act partite Iva. Occhio, non paghi avvocato? Conto sale

ROMA – Collegato alla legge di Stabilità appena presentata, è il disegno di legge che mira a estendere anche agli autonomi e alle partite Iva (non a piccoli artigiani e commercianti) le tutele del Jobs Act, dagli interessi di mora sui pagamenti in ritardo, agli sconti fiscali per la formazione, alla parità di accesso agli appalti pubblici, ai congedi parentali, ai contenziosi.

E’ stato proprio Matteo Renzi, nel presentare le novità e introducendo i nuovi minimi per le partite Iva (aliquota forfettaria del 5% sotto i 30.000 euro di reddito), a parlare di “una sorta di jobs act per i lavoratori autonomi”. In dettaglio, riprendiamo dal Sole 24 Ore, le misure allo studio.

Compensi e pagamenti in ritardo. Le disposizioni del Dlgs 231/02 sugli interessi di mora per il pagamento in ritardo, finora limitati ai contratti a vantaggio delle imprese, si applicheranno anche alle transazioni commerciali fra imprese e lavoratori autonomi o tra lavoratori autonomi. Occhio, insomma, a non pagare con la giusta tempistica l’avvocato o il dentista: gli interessi di mora fanno lievitare il conto finale.

Appalti pubblici. Le amministrazioni pubbliche nazionali e locali, come stazioni appaltanti, dovranno favorire la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici, favorendo il loro accesso alle informazioni relative alle gare pubbliche e adattando i requisiti dei bandi e delle procedure alle caratteristiche di tali lavoratori.

Congedi parentali. I lavoratori e le lavoratrici autonome, genitori di bambini nati dal 1° gennaio 2016, potranno fruire del congedo parentale, per un periodo di sei mesi, entro i primi tre anni di vita del bambino con lo stesso trattamento economico e previdenziale previsto attualmente per i dipendenti.