JPMorgan. Ina Drew si è dimessa: una delle donne più pagate di Wall Street

Pubblicato il 14 Maggio 2012 - 18:32 OLTRE 6 MESI FA

(foto Lapresse)

NEW YORK – Ina Drew, il capo degli investimenti di JPMorgan, si è dimessa: è una delle prime teste a cadere dopo le maxi-perdite da 2 miliardi di dollari. Drew, braccio destro dell’amministratore delegato della banca Jamie Dimon, è una delle donne più potenti di Wall Street e il quarto manager più pagato all’interno della banca: lo scorso anno ha ricevuto un compenso di 14 miliardi di dollari.

Cinquantacinque anni d’età, Drew ha lavorato in JPMorgan per quasi 30 anni e da quando il caso delle maxi-perdite è risultato evidente alla fine di aprile, ha offerto più volte le proprie dimissioni.

Dimon – riporta il New York Times – le ha ora accettate. Insieme a lei – secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal – ci saranno Achilles Macris e Javier Martin-Artajo. Negli ultimi mesi Drew avrebbe chiesto ai trader di eseguire operazioni in grado di coprire la banca dalla crisi del debito dell’Europa e delle turbolenze sui mercati del Vecchio Continente: Drew – mette in evidenza il New York Times – riteneva che queste scommesse potessero mettere al riparo la banca da perdite e riuscissero anche a realizzare un lieve profitto.

Ma l’andamento del mercato fra la fine di aprile e gli inizi di maggio l’ha convinta che non sarebbe stato cosi’: sono quindi iniziate le richieste ai trader per ridurre le scommesse, ma ormai era troppo tardi.

I COMMENTI DELLA CASA BIANCA – Il caso di JPMorgan “dimostra chiaramente la necessità di portare a termine quanto prima la riforma di Wall Street”, ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.

I fatti di JPMorgan, ”non fanno altro che sottolineare la ragione per la quale è stato importante far adottare la riforma di Wall Street, e perché è fondamentale che questa riforma sia attuata in maniera completa”, ha affermato il portavoce presidenziale parlando con i giornalisti.

”Dopo che la riforma è stata varata – ha detto il portavoce presidenziale – i difensori degli interessi di Wall Street, i lobbisti, hanno speso milioni e milioni di dollari per provare a indebolire, ritardare e annacquare queste regole e la loro sostanza. Il presidente si batte contro questo, e l’affare JPMorgan dimostra come il presidente abbia ragione nel portare avanti questa battaglia”.

”E’ pazzesco – ha aggiunto Carney – che dopo il 2008 ci sia ancora qualcuno che metta in discussione la riforma di Wall Street, e che sostenga che dovremmo lasciare che Wall STreet si scriva le regole dal sola”.