Il lavoro si cerca in Germania: dall’Italia arrivi +40% in un anno
BERLINO – Come nel dopoguerra, gli italiani emigrano sempre di più. In Germania gli arrivi sono ai massimi dal 1995. Il numero di italiani partiti nel 2012 è aumentato del 40% rispetto a quelle partite l’anno precedente.
I dati di Destatis, l’Istituto federale di statistica (una sorta di Istat tedesco) confermano la crisi dei Paesi dell’Europa meridionale ed orientale. Da lì, da Italia, Spagna e Portogallo, è un’impennata di partenze di disoccupati, soprattutto giovani laureati, alla volta dei Laender.
Nel 2012 si sono trasferiti in Germania un milione e ottomila stranieri, mentre dalla Repubblica federale partivano per l’estero 712mila cittadini tedeschi, in cerca di lavori meglio retribuiti.
Il gruppo più folto di nuovi arrivati è quello dei polacchi, con 180mila persone, seguiti dai romeni, con 116mila persone, dai bulgari (58mila) e dagli ungheresi (54mila). Se però si guardano le percentuali il Paese che ha più cittadini espatriati in Germania sono Italia, Grecia e Portogallo, e Spagna: gli arrivi da questi Stati sono aumentati del 40%, del 43% e del 45% in un anno.
Gli “immigrati” in Germania sono generalmente giovani, con un’alta qualifica professionale e culturale e almeno una laurea.