ROMA – Si allunga da 6 a 12 mesi la durata del contratto a termine senza causale mentre viene ridotto a 20-30 giorni (da 60-90 giorni previsti dal governo) l’intervallo tra contratti a tempo determinato per l’avvio di nuove attività.
Queste le novità contenute nell’emendamento dei relatori alla riforma del Lavoro, Maurizio Castro (Pdl) e Tiziano Treu (Pd) approvato in Commissione al Senato. Tra le altre novità anche l’ammorbidimento dei paletti per le assunzioni di apprendista.
“Abbiamo fatto un buon lavoro – ha commentato al termine della seduta il sottosegretario Michel Martone – intenso e proficuo. Abbiamo quasi esaurito la parte sulla flessibilità in uscita”.
Tra le altre modifiche approvate con ”piccoli aggiustamenti tecnici” quelle sull’apprendistato: si potrà sempre assumere un apprendista mentre nel testo originario l’assunzione era vincolata alla trasformazione del contratto per almeno il 50% degli apprendisti in azienda.
Infine via libera, sempre alla proposta dei relatori, che prevede che per attivare il lavoro a chiamata basterà inviare un sms alla direzione provinciale del lavoro. In caso di mancato avviso i datori di lavoro rischieranno da 400 a 2400 euro di multa. Il lavoro a chiamata sarà libero per gli under 25 e gli over 55.