Lavoro: in Europa c’è, mancano le competenze. Il caso dell’ITC, New York Times

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Agosto 2014 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Lavoro: in Europa c’è, mancano le competenze. Il caso dell’ITC, New York Times. C’è uno spread che fa paura nell’Europa della disoccupazione a due cifre (12% stabile di media): è il gap, la forte discrepanza tra la domanda di profili lavorativi da impiegare nell’Information Technology e l’offerta che latita, data il basso livello di “skills” adeguati, di competenze necessarie. Secondo i rapporti della Commissione Europea, il gap pregiudica la possibilità di tornare a una crescita duratura e stabile e produce “significativi costi economici e sociali”. Liz Alderman sul New York Times cita il caso irlandese, paradigmatico della situazione europea.

Settimana dopo settimana, i giornali pubblicano un flusso continuo di titoli pieni di speranza: Microsoft,  PayPal, Fujitsu e altri giganti dell’ITC stanno espandendo i loro investimenti in Irlanda, annunciando la creazione di migliaia di posti di lavoro, proprio mentre i dati sulla disoccupazione tornano ad aggirarsi ai livelli massimi. Peccato non esista abbastanza forza lavoro qualificata, al punto che le compagnie sono costrette a guardare all’estero per coprire il fabbisogno di risorse umane.

E’ il destino di centinaia di migliaia di lavoratori che hanno perso il loro impiego e di giovani che non riescono a raggiungerlo: scoprono, cioè, che hanno davanti una prateria lavorativa che è loro interdetta perché non sono abbastanza qualificati. In Italia, stessa situazione, che si annuncia suscettibile di ulteriori peggioramenti.

L’assioma, agli addetti ai lavori, è quindi noto: tanto aumenta la richiesta di nuovi profili legati al cloud, alla mobility e agli analytics tanto si accentua il problema alle voce competenze disponibili. La sfida, insomma, è quella di reperire talenti che consentano di rendere possibile (in tempi rapidi) il paradigma dell’azienda digitale. A detta di Gartner il solo fenomeno dei Big data può generare 4,4 milioni di nuovi posti di lavoro ma ad oggi solo un terzo è coperto da competenze. (Gianni Rusconi, Il Sole 24 Ore)

Alla vitalità dei settori innovativi corrisponde la fragilità dei percorsi formativi. La Commissione europea stima in 900mila nel 2015 i posti di lavoro persi, cioè disponibili potenzialmente ma non intercettabili. Il grafico mostra la colpevole lentezza con cui si è affrontato il problema, cioè si è mancata l’opportunità di assecondare l’offerta lavorativa alle prospettive di crescita peraltro disponibile.

Lavoro: in Europa c'è, mancano le competenze. Il caso dell'ITC, New York Times

Lavoro: in Europa c’è, mancano le competenze. Il caso dell’ITC, New York Times