Legge di Stabilità, tecnici: togliere Tasi limita i Comuni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2015 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
Legge di Stabilità, tecnici: togliere Tasi limita i Comuni

(Foto d’archivio)

ROMA – Eliminare la Tasi e l’Imu agricola limita le possibilità di manovra dei Comuni. Il canone Rai in bolletta non garantisce il gettito, i nuovi tagli alla Sanità potrebbero causare tensioni: i tecnici di Camera e Senato che hanno analizzato la legge di Stabilità del governo Renzi non risparmiano critiche.

Eliminare la Tasi e l’Imu agricola e compensarle con l’aumento del fondo di solidarietà comunale “limita la possibilità di manovra dei Comuni”, si legge nel dossier sulla Finanziaria. Secondo i tecnici il minor gettito derivante da questa scelta (3,75 miliardi di euro circa) deve esser compensato dal governo per non creare buchi nei bilanci comunali.

Nel mirino degli esperti anche “l’ulteriore decremento” nel 2016 dei fondi per la sanità. Già ridotti quest’anno rispetto a quanto previsto in origine, “potrebbe creare tensioni lungo tale linea di finanziamento”, secondo i tecnici. che allo stesso tempo sottolineano che “la centralizzazione degli acquisti” dovrebbe “facilitare il conseguimento di risparmi”.

Dubbi dei tecnici anche sul gettito atteso dal pagamento del canone Rai in bolletta. Nel dossier sulla legge di Stabilità si richiedono dati “aggiornati in tema di evasione/inadempimento e morosità” sia sul canone sia della bolletta elettrica, per “escludere eventuali ricadute sul gettito in dipendenza del grado di morosità nel pagamento delle utenze elettriche”.

Per quanto riguarda le pensioni, ed in particolare la possibilità di accedere a un part-time per i lavoratori con i requisiti per la pensione entro il 2018, “sulla base di una retribuzione lorda ai fini previdenziali di 24.000 euro e di un part-time al 50% il beneficio potrebbe riguardare circa 30.000 lavoratori, nell’anno di massima esposizione finanziaria e con utilizzo per l’intero anno della misura”.

Secondo i tecnici servirebbero “adeguate rassicurazioni sulla effettiva e piena sostenibilità dell’irrigidimento” del turnover, visto che “negli anni più recenti le amministrazioni hanno subito già un blocco drastico dei reclutamenti che potrebbe averle già messe nella condizione di non poter assicurare i livelli minimi di servizio”.