Legge di stabilità, bozza: zero spese per cambiare banca, voucher per pmi…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2013 - 21:14| Aggiornato il 7 Novembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Legge di stabilità, bozza: trasferimento conto corrente senza spese

Fabrizio Saccomanni (Foto Lapresse)

ROMA – Legge di stabilità, il trasferimento di un conto corrente bancario dovrà avvenire ”senza spese aggiuntive di qualsiasi origine e natura” a carico del cliente. Anche se si tratta di un conto a termine.

E’ quanto prevede la bozza del disegno di legge collegato alla Legge Stabilità in possesso dell’agenzia ANSA che rafforza così il Decreto Bersani escludendo inoltre costi di produzione e invio dell’ultimo estratto conto.

DIRITTO DI ESTINZIONE DEI CONTI – Il diritto di estinzione del conto corrente bancario prevista dal testo unico bancario è esteso anche a quei conti correnti per i quelli ”è stato pattuito un termine a favore della banca creditrice”. Secondo la bozza del ddl ogni patto ”anche posteriore alla conclusione del contratto, con il quale si impedisce o si renda più oneroso o complesso per il cliente l’esercizio della facoltà”, ”è nullo ma non comporta la nullità del conto corrente”.

VOUCHER PER DIGITALIZZARE LE PMI – Per favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico, le piccole e medie imprese potranno accedere a finanziamenti a fondo perduto, tramite voucher di importo non superiore a 10.000 euro. I voucher potranno anche finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, delle Pmi: l’ammontare dell’intervento sarà di massimi 200 milioni di euro “nell’ambito della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali”.

MISURE TAGLIA-BOLLETTE PER RINNOVABILI-  La bozza del ddl contiene anche la misura taglia-bollette relativa agli incentivi sulle rinnovabili di cui si parla da tempo. Il disegno di legge prevede che il Gestore dei servizi energetici ricorra a una raccolta di risorse sul mercato finanziario che consentirebbe di ‘spalmare’ gli incentivi che gravano in bolletta riducendone il peso nei prossimi anni e incrementandolo nel lungo termine. “Ipotizzando che si ricorra al mercato finanziario per 2 miliardi l’anno, si legge nella Relazione illustrativa, si potrebbe ottenere una riduzione del peso degli oneri sulle tariffe del 15-20% negli stessi anni”.

CREDITO DI IMPOSTA PER LA RICERCA – “A valere sulla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, è istituito, per gli anni 2014, 2015 e 2016, un credito di imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, per un valore complessivo di Euro 200.000.000 per ciascuno dei periodi di imposta considerati”. E’ quanto prevede la bozza del ddl collegato alla Legge di Stabilità. L’importo massimo annuale per ciascun beneficiario è di 2,5 milioni.

PROGETTO DESTINAZIONE ITALIA – Il disegno di legge collegato alla legge di stabilità raccoglie le misure del progetto destinazione Italia. Si tratta del provvedimento che traduce in norme concrete il piano di attrazione degli investimenti.

UN PROGRAMMA PER LA POLITICA INDUSTRIALE – Il governo dovrà presentare ogni anno un programma nazionale di politica industriale, entro il 30 giugno. Il programma, che porterà la firma del ministro dello Sviluppo, punterà alla crescita industriale e avrà come oggetto interventi di agevolazione fiscale, di promozione di strumenti finanziari e di accesso al credito, di incentivazione alle imprese, di investimento in infrastrutture, di domanda pubblica innovativa e di natura regolamentare.

RILANCIO DELLE SIIQ, SOCIETA’ INVESTIMENTO IMMOBILIARE QUOTATE – La bozza prevede il rilancio delle Siiq che, introdotte nel 2006, non hanno avuto la diffusione sperata, sia per la crisi sia per alcune rigidità normative. Sono finalizzate a raccogliere risorse per rafforzare il mercato delle grandi locazioni ad uso non abitativo, in linea con quanto previsto dalle normative di altri paesi Ue, come Francia e Germania.

MISURE PER LA CRISI DELL’EDITORIA – Arriva un pacchetto di norme in larga misure ordinamentali, finalizzata al contrastare la grave crisi del comparto dell’editoria. Tra queste la proroga al 31 dicembre 2016 del sistema delle tariffe postali massime e l’estensione dell’aliquota Iva ridotta dl 10% per i canoni di abbonamento alle testate giornalistiche tematiche in regola con la legge sulla stampa.