Farmaci: guerra fra lobby su Aulin e Viagra liberi. 4 mesi per decidere

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dove si potranno acquistare le confezioni di Aulin, o Viagra e derivati, al banco del farmacista o su quello del supermercato? La risposta ci sarà fra 4 mesi. Il tempo che l’Agenzia del farmaco (Aifa) compili la nuova lista dei medicinali di fascia C con obbligo di ricetta. Il tempo che il governo ha concesso per trovare una mediazione tra le istanze liberalizzatrici e le pressioni dei farmacisti, seriamente intenzionati a difendere un mercato da 3,1 miliardi. In questi 4 mesi assisteremo a una guerra sotterranea ma combattuta senza esclusioni di colpi, fra lobby contrapposte. Da una parte i farmacisti, appunto, dall’altra la grande distribuzione e gli industriali del farmaco, che già pregustavano la possibilità di allargare i segmenti di vendita. Come con i tassisti, il governo non ha saputo vincere al momento la resistenza della categoria dei farmacisti. Che, infatti, ha già annullato la serrata annunciata, visto la riforma è stata azzoppata se non annacquata fino a renderla impalpabile.

La posta in gioco è alta: più di tre miliardi sono un piatto che fa gola a tutti. Dalle prime indiscrezioni sembra che tra i farmaci liberalizzati, cioè disponibili alla vendita anche nei supermercati o altri grandi punti di vendita o nelle parafarmacie, proprio l’Aulin rimarrà escluso. Come il Tavor e gli anti depressivi. Della pillola del giorno dopo nemmeno a parlarne. Libera vendita fuori dalle farmacie invece per i farmaci dermatologici  per uso esterno, per gli antivirali  di uso orale, per gli antinfiammatori esclusi quelli con ricetta non ripetibile come l’Aulin appunto.

Nell’emendamento al decreto salva-Italia sono contenuti già i limiti che accolgono le richieste di Federfarma. Alle farmacie restano proprio i farmaci con ricetta non ripetibile: sono quelli per i quali una ricetta basta al massimo per due confezioni, come quelle contenenti fiale per iniezioni. O che interessano il sistema endocrino, come la pillola del giorno dopo. A questo punto, per giudicare le sorti della guerra fra lobbies, occorrerà capire quali farmaci saranno inseriti nella categoria ricetta ripetibile o nella nuova categoria introdotta, la Sop, che includerà i farmaci di fascia C per i quali non varrà più la prescrizione. I farmaci che entreranno in queste categorie faranno la fortuna delle case farmaceutiche e dei supermercati che li esibiranno sui corner dedicati. Dove assisteremo a promozioni tipo tre Viagra al posto di due, o maxi confezioni di Cialis a 9 euro e 99?  C’è poco da scherzare: le liberalizzazioni abbassano i prezzi e aumentano le quote di mercato. Il mercato delle pillole dell’amore già oggi, nell’asettica vetrina del farmacista, vale circa 150 milioni di euro l’anno.