Liberalizzazioni: orari liberi per le farmacie. Tassisti in rivolta

Pubblicato il 18 Gennaio 2012 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

ROMA – Orari e turni liberi per le farmacie. E’ questa una delle novità contenute in una nuova bozza del Dl del Governo in materia di liberalizzazioni. “Le farmacie – si legge nell’articolo 14 – possono svolgere la propria attività e i servizi medici aggiuntivi anche oltre i turni e gli orari di apertura”.

Ma quella per le farmacie non è l’unica novità: d’ora in poi medici di famiglia saranno obbligati, salvo particolari situazioni, a specificare nella ricetta medica l’eventuale esistenza del farmaco equivalente. “Il medico – si legge nella bozza – salvo che non sussistano ragioni terapeutiche contrarie nel caso specifico inserisce in ogni prescrizione medica le seguenti parole: ‘o farmaco equivalente se di minor prezzo’, ovvero specifica l’esistenza del farmaco equivalente”.

Ma tra le liberalizzazioni è senza dubbio quello dei tassisti il fronte più caldo. Da Roma a Milano a Napoli prosegue infatti la protesta. “Se il governo non ci ascolta faremo l’inferno”, minacciano.

A Roma gli autisti delle auto bianche si sono di nuovo riuniti al Circo Massimo, da giorni centro di gravità della protesta. Sarà messa in discussione una proposta della categoria che i rappresentanti sindacali vorrebbero portare a Palazzo Chigi. “Poi vedremo cosa fare”, dicono in coro i tassisti. Intanto, in città, i parcheggi restano deserti e sono pochissimi i taxi che circolano nelle strade, anche perché vengono segnalati numerosi casi di minacce a colleghi che non vogliono aderire alle proteste.

“Se martedì sera il governo ci ha solo ascoltato allora scateniamo la guerra – ha detto Loreno Bittarelli, leader di Unitaxi – E se è stata solo un’audizione, allora faremo sentire le nostre ragioni. Se vogliono il braccio di ferro davvero succede l’inferno. Oggi pomeriggio ci incontreremo nuovamente con il Governo e formuleremo le nostre proposte e non è possibile che il governo non ci ascolti”. “Ci sono – ha continuato – delle liberalizzazioni che è giusto si facciano, per esempio, quelle sui servizi finanziari, sull’energia, sulle banche che porterebbero davvero dei benefici ai cittadini, ma queste saranno fatte con il piumino. Fare di tutta un’erba un fascio è una cazzata”.