Libero: “Equitalia stringe ancora il cappio. Cartelle, schizzano gli interessi”

Pubblicato il 8 Marzo 2013 - 14:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le cartelle Equitalia fanno schizzare gli interessi, preannunciando un novo salasso deciso dall’Agenzia delle Entrate. In un colpo la mora sulle cartelle esattoriali pagate in ritardo sale infatti del 15 per cento. Ne parla Francesco De Dominicis su Libero che nel dettaglio spiega:

L’inasprimento del saggio dal 4,5504% al 5,2233% – vale la pena essere corretti – è stato deciso dall’Agenzia delle Entrate. Che determina autonomamente gli interessi di mora da applicare ai ritardatari per quanto riguarda le cartelle relative alle imposte di competenza dello Stato, come Iva, Irpef o Irap, solo per fare alcuni esempi. Stesso discorso per gli altri enti impositori: è il caso dei comuni che stabiliscono i tassi di mora sulle cartelle per balzelli locali  o multe automobilistiche. Di queste somme non entra nulla nelle casse di Equitalia, cui spetta l’aggio, pari all’8%. Cifra che non di rado rimbalza  al centro di feroci polemiche nell’ambito delle quali chi ha la memoria corta non ricorda che quando le esattorie erano in mano agli istituti di credito, fino al 2007, lo Stato riconosceva ai banchieri una fee secca di 500 milioni di euro a prescindere dai risultati (che erano assai scarsi).

E sulla proposta di Beppe Grillo di abolire Equitalia Libero cerca di mettere in luce una mancanza del leader del Movimento 5 Stelle:

Il comico genovese, leader del Movimento 5 stelle, lo ripete come  un mantra: «Basta Equitalia, va abolita». Grillo  non spiega, tuttavia, come intenderebbe dare la caccia ai furbetti delle tasse (altro punto cardine del programma) dopo aver privato lo Stato di uno strumento essenziale per la lotta all’evasione tributaria,  cioè  i cosiddetti esattori.  Le solite contraddizioni targate M5S. Eppure l’aumento del 15%, in un colpo solo, degli interessi chiesti ai contribuenti sulle cartelle fiscali pagate in ritardo grida vendetta.