ROMA – Lo dicono i numeri, l’Italia non cresce e dicono anche che regredisce in tema di libertà economica. Dal sessantaseiesimo posto è slittata al settantesimo: in testa c’è Hong Kong. Pesa l’aumento delle spese pubbliche, pesano le diseguaglianze economiche, ma pesano anche i redditi medi bassi.
Le pagelle sono del Fraser Institute di Vancouver. Hong Kong, Singapore, Nuova Zelanda, Svizzera, Australia, Canada sono i Paesi più liberi.
“Lasciando a parte i Paesi del Golfo produttori di petrolio, le ricche Norvegia e Olanda sono piuttosto indietro (rispettivamente 35° e 30° posto) nella lista del Fraser Institute, mentre il Cile, che svetta in settima posizione, ha un livello di reddito simile a quello del Gabon. Statisticamente, al di là delle eccezioni, la relazione sembra però reggere. «Le nazioni nel quartile più alto di libertà economica – spiega infatti il rapporto – avevano nel 2009 un Pil pro capite medio di 31.501 dollari (del 2005), contro i 4.545 del quartile più basso». Agli ultimi posti in classifica compaiono infatti Zimbabwe, Myanmar, Venezuela, Angola, non certo ricchissimi; mentre l’ultimo Paese Ocse in classifica è Israele all’83° posto su 141”, spiega il Sole 24 ore.