Libra, la nuova moneta elettronica. Facebook la “banca”, portafoglio digitale, paghi con WhatsApp

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Giugno 2019 - 13:37 OLTRE 6 MESI FA
Libra, la nuova moneta elettronica. Facebook la "banca", portafoglio digitale, paghi con WhatsApp

Libra, la nuova moneta elettronica. Facebook la “banca”, portafoglio digitale, paghi con WhatsApp

ROMA – Facebook lancerà già nel 2020 Libra, la sua criptovaluta globale. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, secondo cui già 30 aziende globali hanno già aderito al progetto – da Visa a Mastercard, da Paypal a Uber fino a Vodafone – e altri 70 nomi saliranno a bordo in futuro.

Con la nuova moneta elettronica, promette Mark Zuckerberg in un post, “aspiriamo a rendere facile per tutti inviare e ricevere soldi proprio come si usano le nostre app per condividere istantaneamente messaggi e foto”.

Facebook “farà anche la banca”, suggerisce La Stampa, di certo svilupperà le funzioni Whattsap. La valuta sarà aperta e garantita da asset reali per pagamenti istantanei. Sarà governata da un’associazione indipendente, una moneta semplice che possa funzionare da infrastruttura finanziaria consentendo a miliardi di persone di accedere ai servizi bancari.

Come funziona, prova a spiegarlo Pierangelo Soldavini sul Sole 24 Ore: “Una nuova divisione del gruppo, Calibra, introdurrà infatti un wallet digitale per la gestione semplice delle transazioni nella criptovaluta. In pratica Calibra permetterà a chiunque di trasferire denaro in ogni parte del mondo in maniera semplice e istantanea, come si manda un messaggio, a costi tendenti a zero”.

Tra i fondatori insieme a Facebook dell’Associazione Libra che ha l’obiettivo di creare appunto una criptovaluta globale a costi di transazione minimi, anche Iliad e Vodafone nella sezione tlc. L’Associazione “sarà responsabile di facilitare lo sviluppo della Libra Blockchain e della gestione della Libra Reserve” spiega una nota. 

Il fondatore Mark Zuckerberg spiega come il “denaro mobile” aumenta la sicurezza e “questo è particolarmente importante per le persone che non hanno accesso alle banche tradizionali”: “ci sono circa un miliardo di persone che non hanno un conto in banca ma hanno un cellulare”. (fonte Ansa)