Art. 18, reintegro. Al sud il giudice dà sempre ragione al lavoratore
ROMA – A proposito di articolo 18, come si risolvono i contenziosi tra datore di lavoro e dipendente, le cause di lavoro? In media viene accettato solo il 35% delle istanze di licenziamento, ma la giustizia civile sembra considerare, per lo stesso istituto in esame, le ragioni territoriali, visto che da Roma in giù vince quasi sempre il lavoratore. Su circa 135 mila cause di lavoro, ottomila riguardano licenziamenti e reintegro (ma il dato più aggiornato risale a 5 anni fa). Con l’aiuto di una tabella redatta dal Sole 24 Ore vediamo città per città le differenze di giudizio.
Milano. L’impresa ricorrente vede soddisfatta la sua istanza nel 35% dei casi. Negli anni ’80, all’epoca dei cosiddetti pretori d’assalto solo il 10% dei giudizi si risolveva a favore delle imprese.
Roma. Stessa quota, 35%, nella Capitale: ma è raro che il lavoratore, anche se perde, sia costretto a pagare le spese processuali. Ha fatto eccezione una sentenza sui contratti a termine che ha fatto pagare al ricorrente sconfitto più di 3mila euro di spese
Bergamo. Come tendenza la percentuale di cause risolte a favore dei lavoratori è stata del 70%. In genere le imprese chiedono al legale tempi e costi del giudizio. Ma sono capitate pronunce che hanno “scontato” il risarcimento per mancati stipendi versati dall’azienda
Bologna. Tendenzialmente il 30% dei contenzioni sull’articolo 18 si risolve a favore delle imprese. In genere quasi tutti i licenziamenti vengono impugnati dai lavoratori. Ma la maggior parte di essi viene conclusa in conciliazione (senza cioè arrivare a sentenza)
Torino. È il distretto giurisdizionale dove è più alta la percentuale di cause di licenziamento vinte dalle aziende (40%). Anche i tempi dei contenziosi sono più veloci. L’indennità di mensa è una tipica controversia decisa dai magistrati torinesi per via degli stabilimenti Fiat.
Napoli. Tendenzialmente al Centro-Sud i giudici del lavoro sono più inclini a considerare il licenziamento illegittimo. Questo perché valutano anche la difficoltà del lavoratore a trovare un nuovo impiego. A differenza del Centro-Nord dove invece ci sono più occasioni. Qui l’impresa vince solo nel 20% dei casi.
Messina. Nel territorio non ci sono grandi aziende, sottolinea Pietro Cami, giuslavorista di Messina. Le cause ex articolo 18 sono poche. Ma i giudici si orientano più dalla parte dei lavoratori. Nelle piccole imprese il lavoratore preferisce le 15 mensilità al reintegro. Anche qui vince l’impresa nel 20% dei casi.
Potenza. La Corte d’appello di Potenza molto spesso ribalta le sentenze sfavorevoli ai lavoratori emesse dal Tribunale di Melfi. In genere l’esito della causa dipende dal magistrato giudicante. Ma i tempi in primo grado sono lunghi e oscillano da 2 a 5 anni. Qui la quota più bassa che dà ragione alle imprese, il 15%.