L’Ici-Imu a misura di famiglia: calcolo basato su figli e patrimonio

Pubblicato il 9 Dicembre 2011 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Foto LaPresse)

ROMA –  Alleggerimento dell’Imu (la vecchia Ici) sulla prima casa in base al numero dei figlie e al patrimonio: una sorta di tassa a misura di famiglia a cui stanno lavorando Pd, Pdl e Terzo Polo nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dove è entrato nel vivo l’esame del decreto “salva Italia”.

Contro la probabile recessione del 2012 le commissioni Finanze e Bilancio della Camera stanno lavorando per rendere meno pesante la manovra Monti per i ceti più deboli, in particolare puntando su un alleggerimento dell’Ici-Imu.

Lo scorso 7 dicembre il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, aveva avvertito che la mancata indicizzazione delle pensioni e l’Imu avrebbero messo in difficoltà un terzo delle famiglie italiane (8,455 milioni) che non sono in grado di fronteggiare una spesa imprevista di 800 euro, e proprio a questi due capitoli, rivalutazione delle pensioni e Imu si è lavorato.

Il relatore del Pdl, Maurizio Leo, ha ipotizzato un anno di slittamento per l’Ici sulla prima casa (ma servirebbero 11 miliardi). Bruno Tabacci ha proposto di farla pagare in base alla ricchezza delle famiglie calcolato con l’Isee, che tiene conto di vari fattori come il numero dei figli e il patrimonio. Proposta definita interessante dal relatore Pier Paolo Baretta.

Secondo questa proposta anziché la franchigia di 200 uguale per tutti la nuova imposta verrebbe modulata sulle possibilità economiche della famiglia. Ma Baretta frena sui facili entusiasmi: nonostante ”convergenze significative tra i partiti che appoggiano il governo”, il lavoro ”è tutt’altro che concluso”. Quello che serve, ha speigato, ”è un confronto serrato con il governo per ottenere risultati concreti” a parità di saldi.