LinkedIn vola in Borsa, rischio “bolla” Internet. Facebook e gli altri quotati a breve?

Pubblicato il 20 Maggio 2011 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Nel giorno del debutto in Borsa, il titolo di LinkedIn è letteralmente schizzato, con un rialzo del 109%. In questo modo la capitalizzazione del social network sfiora i 9 miliardi di euro, ma nell’ultimo anno ha fatturato 90 milioni. Dunque, come ha spiegato Daniela Roveda sul Sole 24 Ore, il rischio è che si formi una nuova “bolla”, legata al mondo di Internet.

Prezzati a 45 dollari nell’offerta iniziale d’acquisto, i titoli del social network dedicato ai professionisti e alle opportunità di lavoro viaggiano sul listino Nyse a 91,80 dollari (+104%) dopo un massimo a 92,64 dollari. “Con un rapporto prezzo/vendite pari a 14,7”, spiega Roveda, “i titoli Linkedin sono oggi i più cari d’America, più di Google o Apple scambiati a multipli di 4 o 5 volte le vendite”.

Come riferisce Roveda, l’amministratore delegato del gruppo, Jeffrey Weiner (che possiede 2,3 milioni di azioni), ha detto che “è troppo presto per determinare se si tratti di una bolla o meno”, ma ritiene che si tratti di un’operazione strategica, che consentirà a Linkedin di espandersi soprattutto all’estero: “L’Europa in particolare è un territorio di grande importanza per noi”.

Se LinkedIn ha fatto il botto, gli altri social network non stanno a guardare: in attesa per il collocamento a Wall Street ci sono anche colossi del calibro di Facebook, Twitter e Groupon. E i risultati potrebbero essere ancora migliori di quelli ottenuti dal gruppo di Weiner: LinkedIn, considerato il membro minore del gruppo, potrebbe infatti dare indicazione di come potrebbe reagire il mercato nel caso di uno sbarco in Borsa dei “pezzi grossi”. Facebook, ad esempio, ha oltre 600 milioni di “amici”, mentre LinkedIn poco più di 100 milioni.

Come spiega in un altro articolo sul Sole 24 Ore Marco Valsania, la valutazione di Facebook è attualmente stimata attorno agli 80 miliardi di dollari. Groupon varrebbe tra i 20 e i 25 miliardi. Zynga e Twitter sarebbero invece valutati tra i 6 e i 10 miliardi.