La lista delle 29 banche che devono ricapitalizzare: c’è anche Unicredit

Pubblicato il 4 Novembre 2011 - 17:15 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La lista delle 29 “osservate speciali” contiene anche l’italiana Unicredit. Sono le 29 banche che secondo il Financial Stability Board dovranno adeguare i loro requisiti di capitale, si tratta delle grandi istituzioni finanziarie che in caso di fallimento possono avere un forte impatto sull’economia globale. Creando qualcosa di simile a quello che la Lehman Brothers fece nel 2008. Ebbene, tra queste 29 compare anche l’italiana Unicredit.

Le norme messe a punto dall’Fsb e approvate al G20 sono ”un grande pacchetto” in grado di ”ridurre le conseguenze catastrofiche in caso di fallimento” delle banche sistemiche e ”i rischi di azzardo morale”. E’ quanto afferma il presidente Fsb, Mario Draghi, dopo la presentazione della lista delle 29 banche sistemiche.

In particolare le banche dovranno iniziare a seguire le nuove regole, anche in tema di governance, e gestione dei fallimenti a partire dal 2012 mentre le nuove soglie di capitale inizieranno dal 2016 in maniera progressiva fino al 2019. Il meccanismo prevede capitale aggiuntivo rispetto alle regole già stringenti di Basilea3 fra l’1 e il 2,5% a seconda della rilevanza sistemica dell’istituto, stabilita in base a cinque parametri (dimensioni, livello di interconnessione, attività globali, complessità e grado di difficolta di sostituzione delle operazioni), che dovrà essere ‘costituito da common equities’, ovvero capitale di qualità. La lista sarà aggiornata ogni novembre dall’Fsb secondo cui ”è troppo presto” per stabilire quali banche saranno posizionate nella fascia ‘alta’ della classifica (e quindi con maggiore capitale) e quale in quella meno elevata. Nel dettaglio la lista vede presenti, Bank of America Bank of China, Bank of New York Mellon, Banque Populaire, Barclays, Bnp Paribas, Citigroup, Commerzbank, Credit Suisse, Deutsche Bank, Dexia, Goldman Sachs, Credit Agricole, Hsbc, JP Morgan Chase, Lloyds Banking, Mitsubishi UFJ, FG Mizuho, Morgan Stanley, Nordea, Royal Bank of Scotland, Santander, Societe’ Generale, State Street, Sumitomo Mitsui, Ubs, Unicredit, Wells Fargo.