Luxottica. Del Vecchio spara a zero su Guerra e a 81 anni…

di Sergio Carli
Pubblicato il 1 Febbraio 2016 - 06:16 OLTRE 6 MESI FA
Luxottica. Del Vecchio spara a zero su Guerra e a 81 anni

Leonardo Del Vecchio, a 81 anni, torna a guidare Luxottica da lui fondata e spara a zero sul suo ex delfino Andrea Guerra

MILANO – Luxottica, il padrone, Leonardo Del Vecchio regola i conti con Andrea Guerra, anzi si può dire che spra a zero sul fenomeno suo delfino da lui estromesso, a fine agosto 2014, sulle ali di un pacchetto fra buonuscita da 10 milioni di euro e 33 milioni di stock option. Coerente con gli usi della casa, in fondo, se si divide per 10, quanti gli anni di servizio, e la si confronta con i 6,8 milioni dati al suo successore a metà Adil Mehboob-Khan per soli 15 mesi con Luxottica.

Intervistato da Maria Silvia Sacchi, per il Corriere della Sera, Leonardo Del Vecchio ha detto:

“Avevo scelto un manager giovane, il dottor Guerra, pensando di non occuparmi più direttamente di Luxottica. Fino a quando l’amministratore delegato, che era il capo azienda, non ha iniziato a interessarsi ad altro. Gli ho fatto una domanda su quali fossero le sue intenzioni, come è normale che sia. Mi ha risposto che volevo prendere il suo posto, mettendomi con le spalle al muro”.

Poi c’è una constatazione che è un po’ un vero e proprio sgarbo a Andrea Guerra:

“Ho capito che l’azienda era indietro. L’integrazione con Oakley, dopo otto anni ancora non si è completata. Ora abbiamo un piano perché si concluda nel 2017, dieci anni dopo la sua acquisizione. Ma questi non sono tempi né mercati che consentano una tale lentezza. Un altro esempio: internet. Ci sono gruppi molto più piccoli di noi che fanno numeri nettamente più grandi con l’e-commerce. Dall’ultimo anno e mezzo stiamo recuperando, cresciamo del 50%. Luxottica è una grandissima azienda, ma se un’azienda non segue il tempo in cui vive diventa vecchia. Io non voglio che questo succeda. Abbiamo davanti a noi un bellissimo futuro”.

Andrea Guerra ora affianca Oscar Farinetti di Eataly, dopo aver consigliato Matteo Renzi. Prima di Luxottica era stato dieci anni con gli elettrodomestici Merloni.

Leonardo Del Vecchio, a 80 anni quasi 81 torna a fare il capo azienda e fa uscire uno dei 2 amministratori delegati che aveva insediato poco più di un anno prima a capo di Luxottica, la multinazionale colosso degli occhiali con testa e cuore a Agordo (Vicenza).

A una età in cui i più sono in qualche modo un po’ meno operativi di prima, Leonardo Del Vecchio torna a essere il capo operativo di Luxottica, azienda, ricorda Alfonso Neri dell’Ansa, “dai conti record”. Un po’ come se Berlusconi allontanasse il figlio Piersilvio per rinverdire i fasti di Canale 5. Ora, scrive Alfonso Neri, il fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio

“conterà di più: uno dei due amministratori delegati, Adil Mehboob-Khan, arrivato meno di un anno e mezzo fa, [dopo un tormentato periodo di chiacchiere, illazioni e decisioni] lascia il gruppo dell’occhialeria, con il maggior azionista che ne prende tutte le deleghe, quelle sui mercati. L’altro amministratore delegato, Massimo Vian, che si occupa del prodotto, rimane al suo posto con deleghe immutate”.

Le intenzioni sono serie. A Maria Silvia Sacchi ha detto che resterà al vertice di Luxottica per ancora 2 anni, piaccia o non piaccia a Dio:

“Il tempo per rendere l’azienda più snella e veloce, abbiamo un piano per riordinare e semplificare entro il 2017 tutto il commerciale, il marketing e i mercati. Rimarrò almeno fino a quella data”.

A 80 suonati, Leonardo Del Vecchio si è rimesso sul marciapiede,

“tornando a parlare con le persone, visitando le filiali, andando nei diversi mercati”.

 

Dai risultati annunciati venerdì 29 gennaio 2015 si trae l’impressione che, Guerra o non Guerra, Luxottica trascenda il fenomeno al vertice:

“Luxottica non potrebbe avere i risultati che ha se non avesse una struttura manageriale solida”.

Per questo Leonardo Del Vecchio dice sicuro che il suo successore “è tra di loro”, tra i manager che sono oggi in azienda:

“È mio dovere pensare alla successione e ho già iniziato a guardare dentro l’azienda. Abbiamo delle seconde linee eccellenti. Ci vuole una squadra di giovani manager: il migliore tra di loro darà la continuità.

Non più manager esterni, ma promozioni interne:

“Ormai si è creato un mercato di super manager a cui il mercato ha dato una importanza tale che è giusto che chiedano certe cifre. Quello che mi dispiace è che quando escono cerchino delle giustificazioni. Ma se eri il numero due e ti offrono di fare il numero uno è normale che uno se ne vada. Non c’è bisogno di trovare scuse”.

Quanto alla famiglia,

“abbiamo una holding, Delfin, nella quale ciascun figlio ha la stessa quota e quando sarà il momento in cui io andrò “in vacanza” aggiungerà dividendi secondo le regole dello statuto che abbiamo approvato”.

Adil Mehboob-Khan è sereno:

“Non c’è stato alcun contrasto su alcun argomento con il cavaliere. E’ solo un tema di semplificazione del management: in tre non eravamo abbastanza efficienti”, ha spiegato Khan all’Ansa dopo il lungo Cda di Luxottica che ha sancito il cambiamento. Adil Mehboob-Khan, nato a Londra da padre pakistano e madre italo-ungherese, afferma di “non avere per ora nuovi approdi professionali definiti: fare il cambio in un momento di forza è sempre la cosa migliore”.

Prenderà per questo una buonuscita “pari alla somma complessiva lorda di 6.800.000 euro, oltre alle competenze di fine rapporto, a fronte della risoluzione consensuale che avverrà con effetto dal 29 febbraio e del rapporto di amministrazione cessato in data odierna”. Il Cda ha esaminato i conti gruppo, che sono da record, almeno nei ricavi, mentre sarà a inizio marzo che si conosceranno i dettagli su utili e margini: nel 2015 il fatturato Luxottica è stato di 8.837 milioni, in crescita del 4,3% a cambi costanti, con un dato ‘adjusted’ che supera i nove miliardi. Nel solo quarto trimestre la crescita del fatturato ha un po’ frenato (+2% a 2.015 milioni), ma nell’intero anno l’area Asia e Pacifico ha chiuso con un incremento dei ricavi del 5,5%, dimostrando che i fantasmi cinesi – dove il leader mondiale dell’occhialeria è ‘esposto’ marginalmente – non pesano.

“E’ stato un anno di grande collaborazione e risultati” aggiunge Massimo Vian, che rimane alla guida del gruppo e che conferma all’ANSA come il nuovo piano industriale di Luxottica per il triennio verrà presentato in occasione del Cda dei conti dei primi di marzo. “Abbiamo lavorato anche a questo e alla definizione dei budget nel migliore modo possibile”, aggiunge Vian, mentre Del Vecchio ringrazia Khan che lascerà in febbraio e che “ci ha affiancato in questa fase di profonda trasformazione e crescita eccezionale”. “Lo spirito imprenditoriale e la velocità di azione che ci hanno sempre contraddistinto, ci portano oggi a semplificare il nostro assetto organizzativo”, afferma il fondatore, aggiungendo che “la mia decisione di assumere deleghe operative e dare un contributo più attivo al management deriva dalla consapevolezza che in questo nuovo scenario di mercato e per accelerare l’evoluzione in corso nell’area mercati ci vuole un rinnovato spirito imprenditoriale”, conclude Del Vecchio.

Il Sole 24 Ore si affida alla cronaca della agenzia di casa Radiocor per completare il quadro:

Adil Mehboob-Khan, arrivato nell’ottobre del 2014, lascerà in febbraio il gruppo dell’occhialeria, con il presidente e maggior azionista Leonardo Del Vecchio che ne prende tutte le deleghe, quelle sui mercati, e diventa presidente esecutivo. L’altro amministratore delegato, Massimo Vian, che si occupa del prodotto, rimane al suo posto con deleghe invariate. È quanto deciso nell’odierno Cda di Luxottica.

«La mia decisione di assumere deleghe operative e dare un contributo più attivo al management deriva dalla consapevolezza che in questo nuovo scenario di mercato e per accelerare l’evoluzione in corso nell’area mercati ci vuole un rinnovato spirito imprenditoriale». Del Vecchio ha aggiunto che che questo passaggio «rappresenta inoltre la garanzia che crescita, efficienza e investimenti rimangono priorità».
Il presidente ha comunque ringraziato Khan «che, con grande passione, empatia e professionalità, ci ha affiancato in questa fase di profonda trasformazione e crescita eccezionale del gruppo. La sua esperienza internazionale e la conoscenza dei mercati e dei consumatori ci hanno garantito un prezioso contributo da capitalizzare per gli anni a venire».

Luxottica ha chiuso il 2015 con un fatturato che ha superato la soglia record dei 9 miliardi di euro, evidenziando una forte crescita organica pari al 17% (+5,5% a cambi costanti). Entrambe le divisioni Wholesale e Retail hanno contribuito ai risultati dell’anno con un incremento rispettivamente del 12,5% e del 20,3% (+6,9% e +4,5% a cambi costanti). Da evidenziare l’eccezionale performance dell’e-commerce con ricavi in aumento del 50 per cento.

Sunglass Hut nel mondo si conferma protagonista nel segmento sole, con una crescita del fatturato a doppia cifra per il quinto anno consecutivo: +24,6% (+10% a cambi costanti), con Australia, Europa Continentale, Brasile e Messico quali migliori mercati. LensCrafters in Nord America consolida il suo posizionamento con vendite omogenee in crescita del 4,3%. Gli ottimi risultati della divisione Retail in Nord America sono stati ottenuti nonostante nove giorni lavorativi in meno rispetto al 2014, equivalenti a un minor fatturato di circa 90 milioni.

Europa e mercati emergenti hanno trainato la crescita con vendite in aumento rispettivamente del 7,8% e del 14,5% (+6,8% e +13,3% a cambi costanti2). Eccellenti anche i risultati del Nord America che continuano a beneficiare della solidita’ della domanda interna.

Nel quarto trimestre del 2015 il fatturato adjusted è migliorato dell’8,9% (+2,7% a cambi costanti) superando i 2 miliardi, con le divisioni Wholesale e Retail in crescita rispettivamente del 7,7% e 9,6% (+7,1% e +0,1% a cambi costanti).