Mamme tornate a lavoro: ecco voucher di 300€ per asilo nido e baby sitter

Pubblicato il 4 Gennaio 2013 - 22:23| Aggiornato il 5 Gennaio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Mamme tornate a lavoro: ecco voucher di 300€ per asilo nido e baby sitter

ROMA – A tutte le mamme ansiose di tornare al lavoro dopo il congedo per maternità obbligatorio, sarà dato un voucher di 300 euro  per sei mesi (al posto del congedo parentale). Trecento euro da utilizzare per la baby sitter o l’asilo nido. Mentre per i neo-papà arriva un giorno di congedo obbligatorio, altri due facoltativi. Queste, in sintesi, le novità contenute nel decreto ministeriale firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, di concerto con il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che mette a disposizione in totale quasi 300 milioni di euro per il triennio 2013-2015.

Il decreto introduce ”in via sperimentale per gli anni 2013-2015 il congedo obbligatorio e facoltativo del padre, oltre a forme di contributi economici alla madre, per favorirne il rientro nel mondo del lavoro al termine del congedo obbligatorio”. La copertura per il congedo dei padri è di 78 milioni di euro l’anno per il triennio. Altri 20 milioni l’anno, sempre per il 2013-2015, sono invece riconosciuti alle madri lavoratrici per asilo e baby sitter: in questo caso il beneficio sarà concesso fino a concorrenza delle risorse disponibili per ciascun anno ed in base alle dichiarazioni Isee.

MAMME, TATE O ASILI NIDO. A voi la scelta: il contributo per tate e asili nido è di 300 euro al mese, utilizzabile per un massimo di sei mesi. La madre lavoratrice, come si legge nel decreto, al termine del congedo di maternità e negli undici mesi successivi, ha la facoltà di richiedere, ”in luogo del congedo parentale”, un contributo utilizzabile ”alternativamente” per il servizio di baby sitting o di asilo nido pubblico o privato accreditato.

Il contributo per la tata verrà erogato attraverso il buono lavoro; mentre nel caso dell’asilo verrà erogato direttamente dall’Inps alla struttura. Dopo il bando e la domanda (che potrà essere presentata anche dalle mamme la cui data presunta del parto sia fissata entro i 4 mesi dalla scadenza del bando), sarà una graduatoria nazionale sulla base dell’Indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare (Isee) e dell’ordine di presentazione a stabilire la priorità per la concessione il contributo. I 20 milioni di euro l’anno sono a carico del Fondo per gli interventi a favore dell’occupazione giovanile e delle donne.

PAPA’, OBBLIGO CONGEDO 1 GIORNO, 2 FACOLTATIVI MA NON AD ORE. Per i papà scatta il nuovo congedo, dopo la riforma del mercato del lavoro, fruibile entro i cinque mesi del figlio, per le nascite dal primo gennaio 2013: quello obbligatorio è di un giorno (aggiuntivo a quello della mamma) e quello facoltativo di uno o due giorni (in questo caso viene ‘scalato’ dal periodo di congedo della mamma). Il trattamento economico è a carico dell’Inps ed è pari al 100% della retribuzione. Il congedo per i padri non potrà però essere frazionato ad ore.